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Lympha, nutrimento per l’arte contemporanea

Inaugura sabato 30 gennaio alle 17 la mostra Lympha, dedicata alle nuove donazioni alla Civica Galleria d’arte contemporanea Filippo Scroppo di Torre Pellice.

Ne abbiamo parlato con Andrea Lerda, curatore della mostra. «Le donazioni sono molte – racconta – circa 60 e di diversa tipologia: quadri, opere su carta, fotografie, pitture. Per la mostra ne abbiamo selezionate 12, tra le più particolari o significative. Abbiamo pensato di collegarle a quelle che già fanno parte della collezione, per cercare un filo conduttore che le potesse racchiudere a dispetto della loro varietà e diversità. Ogni coppia di opere, vecchia e nuova, crea un nuovo dialogo a livello estetico, formale, concettuale».

Donare opere ad una galleria è un esempio di buona pratica?

«Sicuramente la donazione di un’opera d’arte è un gesto significativo. Ricordiamoci che però è un gesto che ha necessità di essere seguito, regolamentato e valorizzato, altrimenti cade nel vuoto. Sempre più persone si stanno avvicinando all’arte contemporanea in veste di sostenitori e questo crea movimento, ricircolo di idee e promozione artistica».

Qual è il significato del titolo scelto, Lympha?

«Mi piace pensare che abbia un legame forte con la natura, il paesaggio e l’ambiente, come d’altronde avviene già per le opere che fanno parte della collezione Scroppo: sono tutte collegate al paesaggio. Il titolo che abbiamo scelto vuole da un lato simboleggiare l’importanza dell’attenzione all’ambiente che ci circonda, e dall’altro il ruolo stesso che hanno le opere donate: essere una linfa vitale per procedere nella promozione della cultura. Se vogliamo può essere vista anche come sollecitazione polemica rispetto al settore, che troppo spesso chiude gli occhi e non offre la linfa necessaria per poter realizzare progetti e rendere l’arte uno strumento di crescita collettiva.».

La mostra rimarrà aperta fino al 5 marzo 2016 alla Galleria in via Roberto d’Azeglio 10 a Torre Pellice. « Auspichiamo – aggiunge Lerda – una sensibilità sempre maggiore nei confronti dell’arte, soprattutto con il coinvolgimento dei più piccoli, dei bambini con e loro famiglie. Il mondo dell’arte è fatto di scoperte, di conoscenze e di conseguenza deve essere dinamico e aperto».