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I luterani scrivono a Renzi

La chiesa luterana italiana ha inviato una lettera al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, al premier Matteo Renzi e al ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan per sollecitare l’attenzione del nostro paese per la salvaguardia del clima, in vista dell’imminente Conferenza delle Parti per il cambiamento climatico indetta dall’Onu (Cop 21), che si aprirà a Parigi il prossimo 30 novembre. La lettera è stata diramata dal segretario generale della Federazione luterana mondiale Martin Junge alle chiese luterane europee per una mobilitazione globale. Pubblichiamo di seguito il testo del messaggio, firmato da Cordelia Vitiello, rappresentante legale della Celi.


La Chiesa evangelica Luterana in Italia è membro della Federazione Luterana Mondiale, una comunione mondiale di 145 Chiese con più di 72 milioni di cristiani e cristiane in 98 Paesi. La Federazione Luterana Mondiale considera il cambiamento climatico come uno dei temi decisivi del nostro tempo, col quale tutti noi ci dobbiamo confrontare e per il quale dobbiamo urgentemente trovare una soluzione. Non è ancora troppo tardi per misure significative ed efficaci.

Mi rivolgo a Lei con questa lettera, per pregarLa con assoluta urgenza, affinché il nostro governo s’impegni al massimo per portare avanti una lotta ambiziosa contro il cambiamento climatico, sia all’interno del nostro Paese che nell’ambito delle negoziazioni in corso sul clima delle Nazioni Unite.

La 21esima Conferenza delle Parti per il cambiamento climatico dell’ONU di quest’anno (COP21) che inizia a Parigi il prossimo 30 novembre, sarà un importante pietra miliare. Le delibere e le misure degli stati partecipanti saranno decisive per il clima col quale nel futuro tutti gli uomini del mondo dovranno vivere. L‘Italia ha la possibilità di divenire leader morale nel proteggere e rendere possibile un clima futuro, che sia a servizio dei bisogni di tutti gli uomini. Per questo motivo al COP21 dobbiamo prendere impegni audaci.

Già ora gli uomini e le comunità più vulnerabili soffrono delle conseguenze negative del cambiamento del clima. Siccità disastrose, inondazioni massive e forti tempeste distruggono sempre più spesso vite, proprietà e mezzi di sussistenza. Gruppi già svantaggiati come donne, bambini e popolazioni indigene sono quelli più colpiti.

Considerando questa realtà, milioni di persone in tutto il mondo si stanno mobilizzando. La nostra classe dirigente deve riflettere sulle conseguenze globali che le loro decisioni hanno sulle generazioni attuali e sulle quelle future. E’ giunto il momento di concludere un accordo ambizioso ed equo.

I governi hanno preoccupazioni ed interessi differenti, e perciò deve essere raggiunto un accordo globale ed equilibrato. Accanto alla Federazione Luterana Mondiale e insieme al nostro partner ecumenico, l’ACT Alliance, e sulla base delle nostre conoscenze sul cambiamento climatico come uomini di fede, La preghiamo di mirare all’ottenimento di tale accordo, tenendo in considerazione i seguenti punti:

  • Un accordo quadro per il periodo successivo al 2020, che contenga ambiziose norme per la difesa del clima, al fine di contenere l’incremento medio del riscaldamento della superficie del pianeta ben al di sotto dei 2°C per mezzo di determinati contributi nazionali ed iniziative internazionali;

  • L’impegno a sostenere misure ambiziose per la difesa del clima nel periodo precedente al 2020. Le ricordiamo la decisione approvata nel COP17 a Durban nel 2011, secondo la quale i paesi sviluppati debbono assumere un ruolo guida sino al 2020. Questa “leadership” deve diventare ben visibile nei prossimi anni;

  • Un’attenzione particolare alle capacità di adattamento e resilienza, in particolare con uno scopo di resilienza globale, che possa assicurare che le parti continuino a dare priorità all’azione di adattamento, con speciale riguardo alla popolazione povera e vulnerabile;

  • L’inclusione di perdite e danni conseguenti al cambiamento climatico in un accordo per il periodo successivo al 2020, affinché gli interessi di coloro che non possono più adeguarsi agli effetti del cambio climatico vengano tutelati ora ed in futuro;

  • I mezzi per la realizzazione di questi scopi, inclusi quelli finanziari essenziali per rendere possibili i piani d’azione climatici urgenti e necessari nei paesi in via di sviluppo. C’è il bisogno sia di linee direttrici sino al 2020 al fine di garantire un livello più elevato del finanziamento – prevedibile e trasparente – della lotta contro il cambiamento climatico; sia di un accordo a lungo termine sul finanziamento delle misure climatiche per il periodo successivo al 2020.

Preghiamo affinché il COP21 porti all’accordo di cui ha bisogno il nostro mondo. Da parte nostra le chiese membro della Federazione Luterana Mondiale si sono impegnate ad attuare concretamente la transizione verso uno stile di vita povero di anidride carbonica e adeguato livello individuale che istituzionale.

Un cordiale saluto,

Cordelia Vitiello Rappresentante Legale CELI 

Foto di Alessandro Vasaturo via Flickr | Licenza CC BY 2.0