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La Turchia fa pressioni per trasformare Santa Sofia in moschea

«È il mio sogno, il mio obiettivo, e la mia ambizione riaprire la Basilica di Santa Sofia come moschea»: a parlare così è il neo ministro della cultura e del turismo turco Yalcin Topcu, ex leader del partito islamista nazionalista Bbp.

Attualmente museo, la Basilica, che ha visto l’incoronazione degli imperatori bizantini e che per secoli è stato simbolo della fede ortodossa, è diventato sempre più un obiettivo del nazionalismo islamico turco.

Yalçın Topçu, ex presidente del partito islamico nazionalista Great Union Party, ha dichiarato che l’azione sarebbe politicamente controversa, ma che un referendum nazionale potrebbe essere la soluzione. «Ci sono posizioni contrastanti su questo tema», ha proseguito. «Il nostro ministero non ha il potere di prendere la decisione di riaprire la Basilica di Santa Sofia [come moschea]. La sua dimensione giuridica è ampia. Non trovo giusto trasformare questa questione in una polemica. Ma come turco musulmano, se dovessi esprimere ciò che ho nel cuore, mi piacerebbe molto che Santa Sofia riaprisse come un significativo luogo deputato alla preghiera», ha aggiunto.

La Basilica di Santa Sofia è stata fondata nel 360 a. C. dai bizantini. L’attuale struttura è stata completata nel 537 a. C. sotto l’imperatore Giustiniano. Fu cattedrale cristiana di rito bizantino fino al 1453 quando divenne moschea a seguito della conquista ottomana di Costantinopoli. Poi nel 1935 il primo presidente turco e fondatore della Repubblica della Turchia, Mustafa Kemal Atatürk, trasformò l’edificio in un museo, visitato ogni anno da migliaia di persone. Sotto il governo sempre più islamista di Recep Tayyip Erdogan, i nazionalisti hanno chiesto che Santa Sofia venga riaperta al culto islamico.

Il 10 aprile scorso un imam ha recitato il Corano nell’edificio per la prima volta dopo 83 anni, in occasione dell’apertura di una mostra intitolata «L’amore del Profeta».

Sempre ad aprile, le parole di Papa Francesco che definivano il massacro degli armeni del 1915 un genocidio, hanno contrariato il gran muftì di Ankara, Fail Hızlı, che in una dichiarazione scritta ha detto: «Francamente, credo che le osservazioni del Papa potranno solo accelerare il processo che porterà Santa Sofia ad essere riaperta al culto islamico».

Già altre sette basiliche sono state trasformate in moschee dalle autorità turche.

Foto “Hagia Sophia Mars 2013” di Arild VågenOpera propria. Con licenza CC BY-SA 3.0 tramite Wikimedia Commons.