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L’8 settembre in val Pellice

Da venerdì 4 settembre a sabato 12 settembre il Comitato Val Pellice per la difesa dei valori della Resistenza e della Costituzione repubblicana organizza eventi, manifestazioni e incontri per ricordare l’importanza del’ 8 settembre 1943, giorno dell’armistizio firmato dall’Italia con Inghilterra e Francia nonché data d’inizio della Guerra di Liberazione.

Il primo appuntamento è per venerdì 4 settembre a Torre Pellice con la fiaccolata alle 20,45 da piazza San Martino con la partecipazione del gruppo musicale «Fa+Band» e con letture del circolo LaAv (Letture ad alta voce) di Torre Pellice. La fiaccolata terminerà in piazza del Municipio con un momento musicale. Sabato 5 settembre sempre a Torre Pellice alle 17 alla Biblioteca delle Resistenze c’è la presentazione delle tesi di laurea di Rosaria Popolo e di Debora Michelin Salomon intitolata Le donne staffette partigiane.

Domenica 6 settembre si sale al Bagnòou di Angrogna alle 9 alla lapide di Jacopo Lombardini e poi c’è la partenza per la visita alla Barma. Alle 11,30 la cerimonia commemorativa alla lapide con orazione ufficiale del sindaco di Rorà Ermanno Marocco, a cui seguirà il pranzo partigiano alla Cà dla Pais. Alle 21 al Teatro Santa Croce di Luserna San Giovanni il Gruppo Teatro valdese di Pinerolo presenta Un filo tenace, una presentazione della storia commovente di Willy Jervis, partigiano fucilato in piazza a Villar Pellice nella notte tra il 4 e 5 agosto 1944 insieme ad altri cinque compagni, e sua moglie Lucilla per raccontare la Resistenza nelle valli valdesi. Sabato 12 settembre c’è l’ultimo appuntamento alle 17 alla Biblioteca delle Resistenze con la presentazione del libro di Andrea Geymet Un’ordinaria fucilazione. Campiglione Fenile 30 dicembre 1944. I partigiani e la banda Novena, insieme all’autore e l’introduzione di Alberto Corsani.

«L’8 settembre 1943 – scrive Lorenzo Tibaldo, presidente del Comitato Val Pellice per la difesa dei valori della Resistenza e della Costituzione repubblicana – sembra oggi una data che si perde sulle pagine sbiadite della storia. Eppure è proprio dalle parole pronunciate da Pietro Badoglio alle 19:42 al microfono dell’EIAR, per annunciare alla popolazione italiana l’entrata in vigore dell’armistizio, che inizia la lunga marcia verso la libertà del 25 aprile 1945. Da quel momento cominciano a costituirsi le prime bande partigiane e l’antifascismo si tramuta in Resistenza. Ricordare oggi il sacrificio di quelle donne e di quegli uomini che si immolarono per la nuova Italia repubblicana, non ci deve far dimenticare che la Resistenza non è stato un semplice episodio del passato, ma è uno spirito perenne che continua a soffiare, un fiume che continua a scorrere».

Foto “Conca del Pra” di Francofranco56Opera propria. Con licenza Pubblico dominio tramite Wikimedia Commons.