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Il lavoro dell’Alleanza battista mondiale inserito in un rapporto delle Nazioni Unite sull’Eritrea

L’Alleanza battista mondiale (Abm) e altre Organizzazioni non governative (Ong) – nel rapporto della Commissione d’inchiesta sull’Eritrea del Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite pubblicato lo scorso giugno – sono definite come soggetti che forniscono «testimonianze e osservazioni sicure».

La Commissione d’inchiesta (Coi) sull’Eritrea è stata istituita per indagare sulle violazioni diffuse e sistematiche dei diritti umani e sulle libertà fondamentali nel paese, che ha ottenuto l’indipendenza dall’Etiopia nel 1991, dopo 30 anni di guerra. In particolare il rapporto dell’Abm, preparato per la Revisione periodica universale (Upr) del paese dell’Africa orientale fatta dal Consiglio dei diritti umani a Ginevra, in Svizzera, nel febbraio 2014, è stato incluso nella bibliografia della Commissione d’inchiesta, che a febbraio 2015 ha utilizzato soprattutto le più recenti dichiarazioni dei testimoni oculari raccolte dall’organizzazione mondiale battista.

«Per più di due decenni, il regime eritreo guidato dal presidente Isaias Afwerki e dal Fronte popolare per la democrazia e la giustizia, ha sistematicamente compiuto gravi abusi dei diritti umani», +affermato l’Abm nel suo rapporto. «Forse nessuno ha sofferto così tanto come i numerosi aderenti delle comunità religiose ritenute inaccettabili dal governo illiberale, soprattutto gli evangelici cristiani».

L’Abm ha dichiarato che ci sono stati tra i 2.000 e 3.000 prigionieri religiosi in Eritrea, in maggioranza cristiani evangelici, che sono stati picchiati e torturati, sono stati loro negati il ricorso legale e l’intervento medico, e sono stati tenuti in condizioni deplorevoli, come in celle sotterranee.

L’Abm ha riferito che altri cristiani hanno sperimentato la persecuzione. L’ottantenne Abune Antonios, ad esempio, è stato rimosso dal suo incarico di patriarca della Chiesa ortodossa eritrea ed è agli arresti domiciliari dal 2006 senza alcuna accusa. Nel rapporto per la Upr, l’Abm ha sostenuto che anche i musulmani sono stati oggetto di persecuzione.

Karen Bullock, presidente della Commissione sulla libertà religiosa dell’Abm ha dichiarato: «Per due anni la Commissione è stata impegnata sulla situazione degli individui perseguitati in Eritrea. È chiaro che si sono verificate gravi violazioni dei diritti umani e che alcune di queste violazioni hanno varcato la soglia dei crimini contro l’umanità. Il rapporto dell’Abm è un resoconto completo e dettagliato degli abusi perpetrati dal governo eritreo», ha detto Karen Bullock.

(Fonte: Abm)

Foto di tpsdav, Licenza: CC0 Public Domain, by Pixabay