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Le chiese battiste italiane celebrano la settimana dei diritti umani

Ogni anno a cavallo del 4 aprile, giorno in cui nel 1968 venne assassinato Martin Luther King, pastore battista e leader del movimento per i diritti civili degli afroamericani, le chiese battiste italiane celebrano la Settimana dei diritti umani. Quest’anno la Settimana è dedicata al tema delle migrazioni.

«Oggi milioni di persone in tutto il mondo sono in movimento – si legge nella lettera inviata alle chiese dalla pastora Gabriela Lio, segretaria del Dipartimento di evangelizzazione delll’Unione cristiana evangelica battista d’Italia (Ucebi), che cura la preparazione del materiale per la Settimana dei diritti umani –. La migrazione è una realtà che attraversa la storia, ma l’enorme quantità di persone che migrano oggi alla ricerca di una nuova vita, non ha precedenti. Sono molte le ragioni. Situazioni disperate – le guerre, le persecuzioni politiche, razziali o religiose, i disastri ambientali, le difficoltà economiche locali o le pressioni dell’economia mondiale – possono far sì che la gente debba lasciare la propria casa. Molti/e si vedono forzati a partire anche quando ci sono dei rischi. Più di 22.000 migranti hanno perso la vita attraversando il Mediterraneo».

Il conto dei morti in mare continua inesorabilmente ad aumentare: un bilancio che nel corso del 2015 è ancor più drammatico rispetto agli anni precedenti. È per questo che il Dipartimento di evangelizzazione propone alle chiese di riflettere sul «diritto a migrare e immigrare».

«Non è possibile – prosegue Gabriela Lio – che il Mare Mediterraneo diventi sempre più un enorme cimitero a ciel aperto. Sulle imbarcazioni che quotidianamente arrivano sulle nostre coste ci sono uomini, donne, bambini e bambine che necessitano di sostegno, accoglienza e preghiera. (…) Nella situazione odierna le chiese hanno il dovere di richiamare i governi ad una presa di responsabilità rispetto ai diritti dei migranti e a chiedere al governo italiano ed europeo di stipulare pratiche legislative adeguate che siano capaci di tutelare i loro diritti e garantire allo stesso tempo l’accoglienza delle persone immigrate. La proposta del DE, per questa settimana dedicata alla preghiera e al confronto, desidera far presente le speranze e i sogni di tanti e tante immigrati/e, desiderosi e bisognosi d’essere accolti in un luogo dove sia possibile iniziare una nuova vita per loro e per la loro famiglia».

Tra i materiali che vengono proposti alle chiese: una liturgia «Io ho pietà di questa moltitudine»; la presentazione del progetto Mediterranean Hope della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (Fcei); il Quaderno diaconia 2014 «Migranti, richiedenti asilo e profughi»; un articolo di Franca di Lecce, direttore del Servizio rifugiati e migranti della Fcei, dal titolo «Se l’altro arriva dal mare».

Foto “Somali refugee boat” by PH1 Robert R. McRill – http://www.dodmedia.osd.mil/ (http://www.dodmedia.osd.mil/DefenseLINK_Search/Still_Details.cfm?SDAN=DNSD0709969&JPGPath=/Assets/Still/2007/Navy/DN-SD-07-09969.JPG). Licensed under Public Domain via Wikimedia Commons.