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Ricordate in preghiera le vittime dell’attentato a Charlie Hebdo

Ieri presso la cappella del Centro ecumenico di Ginevra, Svizzera, sede del Consiglio ecumenico delle chiese (Cec), è stato osservato un momento di silenzio per le vittime coinvolte nell’attentato accaduto a Parigi presso la sede della redazione di Charlie Hebdo. Il momento è stato introdotto da queste parole:

«Louis Brandeis, il primo giurista ebreo membro della Corte Suprema degli Stati Uniti, scrivendo sulla libertà di stampa osservava che il rimedio appropriato al discorso offensivo era il discorso piuttosto che il silenzio forzato. La verità ha la capacità di vincere i cuori e le menti se è dichiarata in modo chiaro e sfidata pacificamente. Il rimedio per i disegni offensivi non è mettere a tacere per sempre chi li produce e li pubblica. Oggi, con i nostri vicini in Francia, ci riuniamo a osservare un minuto di silenzio per coloro che sono stati assassinati ieri a Parigi presso la sede di Charlie Hebdo. Ma il silenzio non sarà la fine di questa storia. Le opinioni continueranno ad essere dette, discusse, illustrate, e pubblicate, e la verità sarà riconosciuta (…).

Perché questa è la cappella del Centro ecumenico, anche noi offriremo la preghiera e il canto a Dio nei prossimi minuti. Molti legati an Charlie, che avanzano critiche a tutta la religione organizzata, potrebbero non approvare il nostro modo di ricordare. Ma abbiamo il diritto inalienabile di esprimere le nostre convinzioni attraverso le parole e le arti viventi, come fanno loro. Preghiamo: Signore, abbi pietà in quest’ora, e concedi a tutti noi la pace. Amen».