the_voyage_of_the_pequod

Accadde oggi, 14 novembre

na delle caratteristiche di Leonard Zelig, l’«uomo-camaleonte», tratteggiato da Woody Allen (Zelig, 1983) è di non avere mai letto Moby Dick. Ebreo disadattato e desideroso di assomigliare agli altri, vive con vergogna quella che considera una grave lacuna nella sua formazione: e ne ha ben donde, perché l’importanza nella cultura americana del capolavoro di Herman Melville, uscito in libreria il 14 novembre 1851, è davvero grande e riconosciuta, nell’ambiente di formazione protestante, ma anche in quello ebraico.

Poche opere letterarie sono impregnate di cultura biblica e di rimandi, in particolare, all’Antico Testamento, come Moby Dick. Gabriella Caramore, in un libro-intervista desunto da un ciclo di trasmissioni per la serie Uomini e profeti (Radiotre), definisce la nave «Pequod», che il capitano Achab conduce nella lotta contro la balena, come una sorta di arca di Noè, e l’intero libro come una specie di western. Le vicende della baleniera vengono raccontate per il tramite di Ismaele, alter ego del narratore, che più e più volte svolge digressioni e riflessioni personali all’interno della trama. Il suo nome equivale a una definizione di esule, pellegrino, vagabondo, essendo l’Ismaele biblico figlio di Abramo e della schiava Agar.

Del western, prosegue Spinelli, ci sono tutti gli ingredienti: «il tema del pioniere, della nuova frontiera, della ricerca dell’impossibile, della solitudine, della famiglia lontana che aspetta, degli animali strani, del deserto». La hybris, l’arroganza dell’uomo che vuole ergersi a Dio, avvicina Moby Dick alla tragedia classica e alla Bibbia, ma il tema teologico è la ricerca della verità, e il continuo confronto con il male. Cesare Pavese (La letteratura americana e altri saggi, Einaudi) scriverà che «Moby Dick rappresenta un antagonismo puro, e perciò Achab e il suo Nemico formano una paradossale coppia d’inseparabili». Proprio a Pavese si deve la traduzione del 1941, diventata un classico.

Foto: “The voyage of the Pequod” by Everett Henry (1893–1961) – http://www.loc.gov/exhibits/treasures/tri064.html. Licensed under Public domain via Wikimedia Commons.