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Si apre l’ottava assemblea Cevaa

Si è aperta ieri a Saly, in Senegal, l’ottava assemblea generale della Comunità delle chiese protestanti in missione (Cevaa), l’organismo missionario che raggruppa trentasette chiese in Africa, Europa, Sudamerica e Oceania. L’assise si riunisce ogni due anni, alternativamente in Europa e nei paesi del sud del mondo, a partire dalla fondazione nel 1971. Lo scopo è quello di valutare lo stato dei vari progetti in corso, proporne di nuovi, verificare i budget. Sono ben 24 i Paesi rappresentati, chiamati a ragionare sui prossimi passi da compiere. Tema delle riunioni di quest’anno, fino al 22 ottobre, è «Famiglie, Evangelo e culture in un mondo che cambia». Fra le priorità in calendario vi è la necessità di favorire progettualità che riuniscano più chiese, più comunità; questo per abbattere i costi di gestione dei vari progetti, per unire le forze al fine di migliorare la comunicazione di ciò che si fa, e per ottimizzare gli sforzi. Priorità nei finanziamenti verrà quindi data a chi risponde a questi requisiti.

Come sottolinea in apertura dei lavori Célestin Kiki, segretario generale della Cevaa «abbiamo molte sfide davanti a noi. Le guerre in Africa, la situazione sanitaria drammatica in alcuni Stati, la secolarizzazione. La Cevaa non può risolvere queste situazioni con una bacchetta magica, ma può fornire strumenti, appoggi, competenze, idee in ognuno di questi ambiti , per assistere i fedeli ed aiutare la popolazione a migliorare le proprie condizioni di esistenza».

In rappresentanza della Chiesa valdese saranno presenti ai lavori il pastore Daniele Bouchard e la diacona Nataly Plavan.

Foto via Fb