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Solidarietà ai cristiani delle isole Fiji colpite dal ciclone «Winston»

Il Consiglio ecumenico delle chiese (Cec) ha espresso solidarietà ai cristiani delle isole Fiji colpite dall’arrivo del ciclone Winston, uno dei più potenti che si sia mai abbattuto sull’arcipelago. La tempesta ha ucciso una quarantina di persone e ha spazzato via abitazioni e costruzioni, lasciando più di 13.000 persone senza tetto. Il governo ha dichiarato lo stato di calamità naturale.

In una lettera al Consiglio delle chiese delle Fiji, il past. Olav Fykse Tveit, segretario generale del Cec, richiamando i grandi bisogni determinati dal ciclone, ha affermato che alle chiese locali è affidato il compito di lavorare insieme per offrire il conforto e una spirituale sia nell’immediato che nel lungo termine. «Spero che la fraternità che condividete come chiese rafforzi i vostri sforzi per soddisfare queste esigenze», ha scritto Tveit.

Il segretario generale ha ricordato la vocazione del movimento ecumenico a condividere da sempre le sofferenze reciproche e la speranza: «Preghiamo che siate in grado di essere una voce di speranza per coloro che sono nel dolore. Sappiate che i cristiani di tutto il mondo sono solidari con voi».

La Chiesa metodista delle Fiji e Rotuma, chiesa membro del Cec, si è subito mobilitata per dare aiuto ai sopravvissuti e organizzare i volontari impegnati nei soccorsi. La Chiesa, in collaborazione con gli uffici locali della Croce Rossa, sta predisponendo il confezionamento di pacchi con generi di primo soccorso per le migliaia di persone colpite dal ciclone. Alcuni spazi delle chiese sono stati messi a disposizione per i rifugi.

In una lettera al pastore Tevita Nawadra Banivanua, presidente della Chiesa metodista delle Fiji e Rotuma, Tveit ha scritto: «Siate certi che le preghiere del Consiglio ecumenico delle chiese sono rivolte alla vostra chiesa in questo momento di prova. Le sfide che dovete affrontare sono condivise dalle chiese di tutto il mondo che vi sono accanto in questo tempo di crisi».

In conclusione della lettera, Tveit ha rivolto parole di speranza: «Sono fiducioso che anche in questo momento di sconforto e dolore troverete forza nella misericordia e nella compassione di Dio».

Fonte: Cec

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