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Mostra del Cinema di Venezia, torna il Premio per la promozione del dialogo interreligioso

Fondata nel 1932, la Mostra del Cinema di Venezia è la più antica rassegna cinematografica del mondo e con Cannes e Berlino una delle tre più prestigiose.

Con un film di Pedro Almodovár, “Madres paralelas”, si è aperta ieri 1° settembre la 78° edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica.

La giuria Interfilm assegna per la decima volta il “Premio per la promozione del dialogo interreligioso“. Prenderà in considerazione i film sia del Concorso Internazionale che della sezione “Orizzonti”. Questo premio ha lo scopo di incoraggiare i film che rafforzano la comprensione, il rispetto, l’empatia e la pace tra persone di origini, storie e religioni diverse dando così l’esempio contro i conflitti, la violenza e l’oppressione. Interfilm, come recita lo statuto del premio, segue così la visione di collegare cinema e chiesa, culture e religioni.

Interfilm è stata fondata nel 1955 da numerose associazioni cinematografiche protestanti in Europa, organizzatrice di  giurie nei più importanti festival cinematografici quali Cannes, Berlino, Locarno. Dal 2011 anche a Venezia, avvalendosi del supporto dell’associazione cinematografica protestante “Roberto Sbaffi”.

I vincitori degli anni passati sono stati “Girimunho” (Swirl) dal Brasile, “Wadjda” dall’Arabia Saudita, “Philomena” dalla Gran Bretagna, “Far From Men” dalla Francia, “Wednesday, May 9” dall’Iran, “White Sun” ” dal Nepal, “Oblivion Verses” dal Cile, “Tel Aviv on Fire” da Israele e “Un fils” dalla Tunisia.

La giuria ecumenica di quest’anno è presieduta dal giornalista olandese Piet Halma, già vice-presidente della Wacc, Associazione mondiale per la comunicazione cristiana. Gli altri componenti sono la pastora riformata svizzera Brigitte Affolter, co-presidente di Interfilm Svizzera, il critico cinematografico tedesco Peter Paul Huth, e il videomaker italiano Davide Perego.