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La Spezia ha intitolato a Clarke una via cittadina

Alla presenza del sindaco Massimo Federici e delle autorità civili e religiose della città è stata inaugurata sabato mattina a La Spezia la via intitolata a Edward Clarke, il pastore evangelico battista che qui giunse nel 1866 per fondare la prima comunità battista in Italia. Scuole e orfanotrofi (le prime chiuse dal regime fascista e i secondi trasformati in altro dopo la seconda guerra mondiale) furono fra i lasciti maggiori dell’intensa attività missionaria di Clarke. Le scuole arrivarono a contare oltre mille allievi iscritti nei primi anni del XX secolo.

Nel 1912 Clarke ottenne la cittadinanza onoraria della città spezzina che, in quanto sede della prima Divisione navale ricordava al pastore inglese la città di Portsmouth, e per questo, dopo vari tour fra le città italiane, venne scelta quale base della nascitura comunità battista.

Il primo locale di culto aperto in città si chiamò “Casa dell’Evangelo”, poi sostituito nel 1870 da un edificio che prese il nome di “Casa Alberto” e che ospitava quella che nel mentre si era definita come la “La Spezia Mission for Italy and the Levant”. Era composta da un locale di culto, una sala lettura per i marinai, aule scolastiche, appartamento pastorale e per gli insegnanti.

Nel 1893 dopo aver potuto incontrare il re d’Italia Umberto I e la consorte Margherita ricevette da loro una lettera di benemerenza per le opere svolte in città e nel circondario, perché oramai gruppi battisti sempre più numerosi si stavano formando fra Liguria e Toscana, e poi nel Veneto e in Friuli.

Morì ultra novantenne nel 1912, ovviamente a la Spezia.