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Cittadinanza ai minori stranieri, è ora di agire

Oggi 29 giugno inizia la discussione in Parlamento che porterà a votare la proposta di legge sullo Ius Scholae, che garantirebbe il diritto alla cittadinanza ai minori stranieri, nati in Italia o entrati prima dei 12 anni di età, che hanno risieduto legalmente e senza interruzioni nel Paese, dopo aver frequentato regolarmente per almeno cinque anni uno o più cicli scolastici. Il provvedimento riguarda quasi un milione di giovani under 18.

Un passaggio tanto importante quanto delicato che richiede impegno e determinazione da parte delle forze politiche che si sono dette favorevoli alla riforma affinché la legge possa finalmente essere approvata.

La rivista e il centro studi Confronti, il Coordinamento Nazionale Nuove Generazioni Italiane (CoNNGI) e Italiani Senza Cittadinanza il 9 maggio hanno lanciato la campagna Noi siamo pronti, e voi?, che ad oggi ha raggiunto quasi 4000 firme, per chiedere che la legge detta Ius Scholae venisse calendarizzata in Parlamento e votata entro la fine della legislatura, visto che dopo l’approvazione alla Camera nel 2015, la riforma del diritto alla cittadinanza è rimasta arenata.

«L’opposizione da parte dei soggetti politici contrari ci sarà e sarà forte, ma crediamo non sia questa una motivazione sufficiente per giustificare un’eventuale bocciatura visto che i numeri per l’approvazione ci sono nella maggioranza parlamentare. È il momento di investire energie e passione per tenere fede agli impegni presi e dimostrare all’elettorato che la politica è fatta di scelte coraggiose e non di calcoli» dicono i promotori dell’iniziativa.

Tutte le info sulla campagna sono sul sito https://www.noisiamoprontievoi.it/, dove è possibile anche aderire.

 

Foto da Nigrizia.it