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Bludau: le chiese cristiane e la liberazione

Heiner Bludau, decano della Chiesa evangelica luterana in Italia (Celi), domani predicherà in occasione dell’incontro ecumenico che si terrà alle 18,30 a Venezia in occasione della chiusura delle celebrazioni per la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani (Spuc – 18-25 gennaio), presso la Basilica di San Marco.

«La gioia con cui mi accingo a prender parte alla preghiera ecumenica è davvero immensa e ringrazio il Patriarca di Venezia, Francesco Moraglia e la comunità cattolica lagunare per l’ospitalità», ha dichiarato all’agenzia Bmp il decano Bludau, ricordando i sentimenti di amicizia e di comprensione «in cui noi luterani ci riconosciamo e che ricambiamo con pari intensità».

Alla preghiera ecumenica interverranno i rappresentanti della chiesa valdese, metodista, anglicana, armena, avventista, copta, greco-ortodossa, ortodossa romena: «sono felice della partecipazione dei rappresentanti di tante realtà cristiane con cui condividiamo il desiderio di conoscenza reciproca e la determinazione al dialogo – prosegue Bludau –. La giornata di domani si colloca in un lungo percorso ecumenico, le cui tappe sono la costituzione della Consulta ecumenica delle Chiese cristiane, la Dichiarazione congiunta tra la Celi e la Conferenza episcopale italiana (Cei) per il 500° anniversario della Riforma protestante. Pietre miliari che tracciano l’irreversibile cammino di accoglienza, collaborazione e testimonianza dell’Evangelo che è di tutti i cristiani».

Bludau ricorderà nel suo sermone l’anno appena concluso, ricco di celebrazioni : «Grazie all’aiuto di Dio, le chiese cristiane si sono liberate dall’isolamento reciproco in cui si erano confinate per troppo tempo, incamminandosi verso la Terra promessa dell’unità. E ora queste chiese sono chiamate a condurre una lotta verso un ulteriore tipo di “liberazione”. Se nella Bibbia il popolo di Israele riesce a liberarsi dalla schiavitù del Faraone, oggi il genere umano è chiamato ad affrancarsi da altre forme di schiavismo, più moderne e talvolta più pericolose. Non liberazione da altri popoli, magari dichiarando guerre e giustificandole – contro la volontà di Dio – come sante o giuste. Ma liberazione, ad esempio, dagli interessi di governi e multinazionali che, per fini meramente politici o economici, usano i nostri dati per manipolare le nostre coscienze e condizionare le nostre scelte. O dalle forme più moderne e bieche di populismo in cui le differenze non vengono valorizzate come forma di arricchimento reciproco ma sono utilizzate – per speculazione propagandistica – come fattore di paura e di conflitto. Si tratta, quindi, di condurre una lotta spirituale, innanzitutto in noi stessi, contro quella pigrizia e quella noncuranza che facilitano la diffusione di queste nuove forme di schiavismo. Ma sarà possibile riuscirci solo se tutti i cristiani s’impegneranno sempre di più a promuovere i valori della propria Fede e a farlo tutti insieme, uniti».

La Chiesa Evangelica Luterana in Italia, Celi, statutariamente bilingue, italiana e tedesca, è un ente ecclesiastico che raggruppa 15 comunità dalla Sicilia all’Alto Adige. I suoi rapporti con la Repubblica Italiana sono regolati dalla legge n° 520 del 1995 (Intesa secondo l’art. 8 della Costituzione).

La più antica comunità luterana in Italia è quella di Venezia, risalente alla Riforma attuata dal monaco agostiniano Martin Lutero nel 1517.

www.chiesaluterana.it

Foto di Pietro Romeo