image

L’assise luterana nel Tempio de la Madeleine

I luterani svizzeri si sono dati appuntamento domenica scorsa a Ginevra per commemorare e festeggiare due eventi: il 500° anniversario della Riforma protestante e i 50 anni dalla fondazione del Bund Evangelische-Lutherischer Kirchen in der Schweiz und Fürstentum Liechtenstein (Belk), organismo sorto nel 1967 su iniziativa di cinque chiese luterane indipendenti per promuovere le comunità luterane al di fuori dei confini di residenza. Il Belk è diventato membro della Federazione luterana mondiale (Flm) nel 1979.

Il Tempio de la Madeleine ha accolto l’iniziativa, ospitando le diverse congregazioni luterane del paese: danese, inglese, finlandese, tedesca, malgascia, norvegese e svedese.

Il sermone è stato preparato dal segretario generale della Federazione luterana mondiale (Flm), Martin Junge. Al culto erano presenti riformati, cattolici e di membri di chiesa di altre denominazioni cristiane. Il tema scelto: «Legati per essere liberi».

«Libertà con e per gli altri», ha rilevato Junge nel sermone sottolineando che «l’unità delle chiese luterane è insita nel messaggio della Giustificazione per sola Grazia e per sola Fede», ricordando poi quanto il Cinquecentenario e le sue celebrazioni siano stati importanti, e lo siano tuttora, per «riaffermare il prezioso messaggio della Riforma», un messaggio che «parla della nostra condizione umana. Non c’è bisogno di vivere momenti speciali – dice Junge –, né di risiedere in luoghi speciali per ricevere la buona notizia di Dio, quella compassionevole, solidale e giusta. Una notizia di pace per il nostro mondo».

Un messaggio, quello della riforma, prosegue Junge, «che tutti dovrebbero ascoltare e recepire, un messaggio che 500 anni fa seppe parlare con forza e risonanza».

Il messaggio della giustificazione «indica a tutti noi la strada per la giustizia e la libertà», perché «una chiesa che predica il Vangelo della Giustificazione sarà una chiesa senza esitazioni, sempre».

La libertà cristiana, ha ribadito Junge, è una «libertà che mette l’“io” in rapporto con il “noi”. È una libertà con e per gli altri».

Il culto prevedeva la condivisione di versetti biblici appositamente scritti su lunghi nastri di panno che, dopo essere stati letti da un rappresentante di ogni congresso del Belk, sono poi stati fatti passare tra i fedeli e adagiati su di un telaio di legno, e posti davanti alla chiesa. Al termine del culto i nastri – che rappresentavano idealmente una porta – sono stati attraversati dai partecipanti al culto per sottolineare la centralità della Bibbia nella vita della chiesa luterana.

Il Belk, con le sue congregazioni, riunisce quasi 5.000 membri.

Immagine di Oikoumene