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Tre segnali da Wittenberg

Dal 29 giugno al 7 luglio si è svolta in Germania, a Lipsia e a Wittenberg, l’Assemblea generale della Comunione mondiale di chiese riformate, l’organismo che raccoglie oltre 225 chiese appartenenti all’ala calvinista-zwingliana della Riforma; chiese che nei vari paesi assumono denominazioni diverse: riformati, presbiteriani, congregazionalisti; in Italia ne fanno parte i valdesi.

Circa mille persone provenienti da più di 100 paesi hanno partecipato a questo incontro settennale, che cadeva proprio in occasione del 500° anniversario della Riforma protestante. Da esso sono emersi molti segnali forti per il cammino di unità dei cristiani: ne vorrei segnalare tre.

Anzitutto, l’adozione di una «Dichiarazione di fede sull’ordinazione delle donne», che recita così: «Dio, attraverso lo Spirito Santo, chiama sia le donne che gli uomini a partecipare pienamente a tutti i ministeri della chiesa». Circa un quinto delle chiese della Comunione non consacrano ancora le donne al pastorato; intanto l’Assemblea ha eletto come presidente dei riformati del mondo una donna pastore: la libanese Najla Kassab, che, predicando dal pulpito della chiesa luterana di Wittenberg ha detto: «Oggi, sul pulpito di Lutero, c’è una donna. Se Lutero lo avesse immaginato avrebbe aggiunto alle sue 95 tesi una 96esima domanda alla chiesa. E la domanda non sarebbe stata: “Perché c’è una donna sul pulpito?” bensì: “Perché ci è voluto tanto tempo?”».

Secondo segnale: la sottoscrizione, avvenuta il 5 luglio, della «Testimonianza di Wittenberg», una dichiarazione comune della Comunione mondiale di chiese riformate e della Federazione luterana mondiale, che ribadisce la ritrovata unità tra le due principali anime della Riforma protestante, quella luterana e quella riformata, appunto, riconosce la chiamata di Dio a una riforma continua, invoca una «rinnovata immaginazione» e passi concreti per approfondire l’unità, un’unità che deve diventare più visibile anche sul piano locale.

Terzo segnale: sempre nella città di Lutero, i riformati hanno aderito alla «Dichiarazione congiunta sulla dottrina della giustificazione» sottoscritta nel 1999 da cattolici e luterani, un documento che afferma che, nell’attuale situazione, la dottrina della giustificazione per grazia mediante la fede, che fu alla base della Riforma, non divide più i cattolici dai protestanti. Il Consiglio mondiale metodista l’aveva sottoscritta nel 2006; i riformati hanno voluto aderire sottolineando in particolare la relazione inscindibile tra la dottrina della giustificazione e l’impegno dei cristiani per la giustizia nel mondo.

Foto: un’immagine della piazza del Mercato, di Lipsia, di inizio ‘900. By Unknown – Original image: Photochrom print (color photo lithograph)Reproduction number: LC-DIG-ppmsca-00965 from Library of Congress, Prints and Photographs Division, Photochrom Prints CollectionThis image is available from the United States Library of Congress‘s Prints and Photographs division under the digital ID ppmsca.00965.This tag does not indicate the copyright status of the attached work. A normal copyright tag is still required. See Commons:Licensing for more information. العربية | čeština | Deutsch | English | español | فارسی | suomi | français | עברית | magyar | italiano | македонски | മലയാളം | Nederlands | polski | português | русский | slovenčina | slovenščina | Türkçe | українська | 中文 | 中文(简体)‎ | 中文(繁體)‎ | +/−Reproduction by Photoglob AG, Zürich, Switzerland or Detroit Publishing Company, Detroit, Michigan, Public Domain, Link