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Il grido di sofferenza che sale a Dio

Per l’oppressione dei miseri, per il grido d’angoscia dei bisognosi, ora mi ergerò», dice il Signore, e «darò la salvezza a chi la brama»
Salmo 12, 6

Dio non renderà dunque giustizia ai suoi eletti che giorno e notte gridano a lui?
Luca 18, 7

«La calunnia è un venticello / un’auretta assai gentile / che insensibile sottile / leggermente dolcemente / incomincia a sussurrar…». Questa famosissima aria del Barbiere di Siviglia di Rossini esprime perfettamente i guasti prodotti dalla menzogna. Sono passati duecento anni e non ha perso minimamente di attualità. Purtroppo. Ma se ciò è ancora abbastanza comprensibile – cosa sono, in fondo, duecento anni – che dire davanti al Salmo 12? Altro che due secoli sono trascorsi da allora! E dalle forme tradizionali di discredito, quali il pettegolezzo o la lettera anonima, si è passati ai mass-media e alla Rete.

A volte, le persone si giustificano affermando che: «era solo uno scherzo»; in altre occasioni, il torto è ammesso e subito relativizzato, perché: «lo fanno tutti»; ma c’è anche chi non riconoscerà mai la propria colpa, nemmeno davanti all’evidenza, nella convinzione che: «Il fine giustifica i mezzi». Quando da calunniatori si diventa calunniati, però, la musica cambia!

In Italia, gli evangelici hanno conosciuto sulla propria pelle il pregiudizio e la maldicenza, la delazione e la menzogna. E qualcosa è rimasto. Non parliamo di quello che tanti cristiani devono subire in certe aree del mondo o delle varie leggende metropolitane che circolano sugli stranieri di ogni tempo e luogo. Quel che si diceva negli Stati Uniti cento anni fa riguardo agli immigrati italiani, non era propriamente un florilegio di elogi…

Il grido di sofferenza che sale al Signore, non è soltanto il dolore di chi è quotidianamente costretto a giustificarsi; di chi perde amicizie, impiego e sicurezza economica; di chi ha problemi in famiglia, deve cambiare residenza e somatizza. Prima di tutto, c’è questo, ovviamente! Ma la calunnia può degenerare in razzismo e xenofobia; può contribuire a creare una società malata fino al midollo (la Germania di Hitler, la Cambogia di Pol Pot, ecc…).

In tutti questi casi, l’unica certezza, la sola base possibile per sperare contro speranza, è la parola del Signore. Ha udito, quindi può udire.

Immagine: di kieferpix, via istockphoto.com