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Tempi lunghi e incerti per il treno fra Torre Pellice e Pinerolo

Nei giorni scorsi Torre Pellice ha ospitato un incontro di alto livello sulla ferrovia: erano presenti l’assessore regionale ai trasporti Francesco Balocco, i consiglieri Elvio Rostagno e Federico Valetti, due rappresentanti di RFI (Grassi e Frignola) e il dott. Stanellini dell’Agenzia Mobilità Piemontese.

Nell’incontro l’assessore ha illustrato l’avanzamento del «confronto competitivo» per la futura gestione del SFM (Servizio Ferroviario Metropolitano), che vede in gara da una parte Trenitalia e dall’altra l’associazione temporanea di imprese fra GTT (Gruppo Torinese Trasporti) e Arriva (proprietario di Sadem) che entro la fine di ottobre dovranno presentare le loro proposte, rispettando i progetti di gestione indicati dalla Regione: utilizzo di treni veloci e bus sostitutivi, integrazione con tariffe e orari degli altri servizi ferroviari piemontesi, predisposizione di un servizio ferro/gomma che preveda di servire tutte le stazioni con il treno o con il bus.

Anche per il collegamento Torre Pellice – Pinerolo l’assessore ha ipotizzato un servizio misto di treno nelle ore di punta e bus nelle altre. «Una prospettiva – commentano acutamente a Trenovivo – poco incoraggiante, visto che proprio la gestione mista treno-bus ha causato il netto calo di utenti che ha preceduto la sospensione del servizio».

Cattive notizie anche da RFI, che nel suo programma di interventi 2017-2027, a Pinerolo non prevede i lavori per far arrivare i treni della val Pellice a Pinerolo Olimpica. Per questo intervento c’è invece l’interessamento dell’assessore Balocco, che ha addirittura parlato di raddoppio per tutta la linea Pinerolo-Torino (ma non si sa con quali finanziamenti).

RFI ha anche comunicato che per ripristinare la linea Torre Pellice – Pinerolo in vista dell’eventuale ripresa del servizio sono necessari «non meno di 6 mesi» (tra lo sconforto dei presenti) e che sarà necessario procedere alla riduzione del numero dei passaggi a livello (in effetti eccessivo). I tempi di chiusura delle sbarre non sembrano destinati a diminuire, poiché le innovazioni tecnologiche si scontrano con norme di sicurezza sempre più rigide.

Disponibilità al dialogo è stata riscontrata con l’assessore regionale e con l’Agenzia Mobilità Piemontese, che dovrebbe portare presto ad altri incontri, in cui delineare le caratteristiche di un servizio di trasporto tra la val Pellice e la pianura più efficiente e capillare dell’attuale: «Con questa speranza – chiosa il Comitato Treno Vivo – continueremo a lavorare».