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Il ‘700 veneto a Miradolo

La chiusura per riallestimento di un’ala dei Musei Civici di Vicenza è stata l’occasione per avviare una collaborazione con la Fondazione Cosso che, dal 25 febbraio fino al 14 maggio, allestisce le sale del Castello di Miradolo con la mostra Tiepolo e il settecento veneto.

Una collaborazione tra un’istituzione pubblica e una privata che dà la possibilità di mostrare allo sbocco delle valli, che tanta storia hanno avuto, anche una grande esperienza artistica: raccontare il ‘700 vuole anche dire parlare di quello che è stato l’ultimo, altissimo momento di arte italiana che sia uscito dai nostri confini.

Quando, nel 1996, si celebrarono i trecento anni dalla nascita di Giambattista Tiepolo, Antonio Paolucci, l’allora ministro per i beni culturali, disse che Tiepolo era stato l’ultimo dei grandi artisti italiani, cioè l’ultimo ad aver avuto la capacità di influenzare l’intera Europa.

Il percorso lo racconta il curatore, Giovanni Carlo Federico Villa, professore all’Università di Bergamo dove insegna storia dell’arte: “Dovete immaginare che la mostra è nata grazie a questo dialogo con la Fondazione Cosso, in modo da raccontare la penetrazione di questa straordinaria arte anche in Piemonte. Nella prima sala si trovano due dipinti da manuale: Luca Carlevarijs con una sua veduta che mette insieme la Roma antica dell’Arco di Costantino, la Roma medievale e la Roma Barocca con il monumento a Luigi XIV con una bellissima veduta d’acque, qui c’è l’inizio di tutta la storia del vedutismo. Dirimpetto si trova una prospettiva di Sebastiano Marco Ricci con l’invenzione della luce veronesiana che ritorna in tutta la pittura settecentesca e che diventerà il modello di paesaggio di tutta l’arte europea. Da lì ammireremo le grandi nature morte, come prosegue la storia del paesaggio, fino ad arrivare a Giuseppe Zais e ai paesaggi ormai preromantici in cui le contadinelle si affaccendano intorno a torrenti e fiumi, e poi, salendo, tutto si dipana nella grande storia mitologica e sacra”.

L’allestimento prevede anche un percorso musicale, grazie alla collaborazione di Roberto Galimberti, che consente di percepire appieno, anche acusticamente, che cos’è stata la grandezza del ‘700 veneto, momento storico in cui la regione ha dominato l’arte occidentale.

Immagine: di Giovanni Battista Tiepolo – sQEmedyt0Z5X4Q at Google Cultural Institute maximum zoom level, Public Domain, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=21909133