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Il cambiamento climatico non è una bufala

La famosa scienziata dei cambiamenti climatici Katharine Hayhoe ha chiesto al neo presidente eletto degli Usa di lavorare con gli altri paesi, a sostegno dell’accordo di Parigi del dicembre 2015 entrato in vigore il 4 novembre scorso.

Donald Trump, che ha sempre affermato che il riscaldamento globale è «un falso», non ha fatto mistero già in campagna elettorale di voler in tempi rapidi uscire dal Trattato sul clima di Parigi.

Così in una lettera aperta la scienziata Hayhoe ha chiesto a Trump di riconoscere che il cambiamento climatico non è una bufala.

Hayhoe, professoressa associata di scienze politiche presso la Texas Tech University, dove è direttora del Climate Science Center, scrive: «Lei ha dato voce alla paura e alla rabbia, all’ansia e alla frustrazione di milioni di cittadini americani che ci sorprende, ci colpisce e ci spaventa anche.

Sono una scienziata climatica, e grazie a decenni e perfino secoli di attente ricerche, sappiamo che il clima sta cambiando, che noi ne siamo responsabili, e che gli effetti sono gravi».

«Ho collaborato a scrivere le valutazioni nazionali Usa del clima che documentano come il cambiamento climatico stia avendo effetti sull’acqua del paese, sulla sua energia, sugli ecosistemi, sulle infrastrutture, e anche sulla salute delle persone. Tutto ciò non è una bufala, ma è reale», si legge nella lettera.

La questione dei cambiamenti climatici divide gli evangelici, tra i maggiori sostenitori di Trump. Nel complesso: sette su dieci adulti americani ritengono che il riscaldamento globale sia opera degli uomini, mentre tra gli evangelici, i quattro quinti pensa che gli esseri umani non ne siano responsabili.

Hayhoe, che è di Toronto ed è sposata con il pastore Andrew Farley della Church without religion del Texas, si definisce una cristiana evangelica. Sette anni fa, scrisse un capitolo del libro sui cambiamenti climatici di Newt Gingrich, dirigente nazionale del partito repubblicano e consulente di Trump. Il capitolo che era stato accettato, successivamente venne stralciato su richiesta di Gingrich se stesso.

Hayhoe nella sua lettera afferma che il cambiamento climatico è ingiusto in quanto colpisce in modo sproporzionato i poveri, i deboli, i vulnerabili e gli svantaggiati, quelle categorie di persone che hanno contribuito meno al problema, ma che ne sopportano il peso maggiore delle conseguenze.

Sollecitando Trump a «lavorare insieme» superando gli schieramenti politici, la Hayhoe ha dichiarato: «La scienza non è politica. Otteniamo gli stessi risultati, sia se siamo repubblicani o democratici».

Immagine: via vimeocdn.com/