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Un protestante, Marcelo Figueroa, guiderà l’Osservatore Romano argentino

Il papa continua a stupire: un evangelico, Marcelo Figueroa, guiderà la neonata edizione de l’Osservatore Romano argentino che aggregherà i contenuti all’edizione settimanale in lingua spagnola e porterà la «voce» di Francesco nel suo paese d’origine. Una ulteriore spinta al carattere ecumenico del pontificato di Bergoglio proprio alla vigilia della viaggio in Svezia (31 ottobre – 1 novembre 2016) e a pochi mesi dalla ricorrenza del Cinquecentenario della Riforma luterana (1517-2017).

La novità più sorprendente – che ha suscitato qualche disappunto tra i cattolici conservatori, come rivelato dalle agenzie di stampa vaticane – è stata appunto la nomina di Marcelo Figuroea, giornalista radiofonico, biblista e teologo protestante e per venticinque anni direttore della Società biblica argentina, dunque, un collega di lungo corso di Valdo Bertalot, direttore responsabile per l’Italia della Società Biblica Britannica e Segretario generale della Società biblica in Italia.

«Mi rallegro per questa bella nomina – ha rilevato a riforma.it, Valdo Bertalot – notizia che certamente avrà sorpreso a livello internazionale e nazionale molti evangelici e cattolici. Tuttavia non mi sorprende, ricordo la lunga amicizia, più che decennale, intercorsa Bergoglio e Figueroa. Insieme – prosegue – Bergoglio, allora Cardinale e Figueroa, pastore della Chiesa presbiteriana di S. Andrea e direttore della Società biblica argentina, lavorarono a lungo per promuovere la diffusione del testo biblico e lo fecero attraverso una trasmissione televisiva “La Bibbia è una Parola efficace” per il Canale 21. Seppur la nuova edizione dell’edizione argentina de L’Osservatore Romano sia una novità, non è tuttavia una sorpresa: Francesco e Figueroa, insieme, hanno fatto un cammino ecumenico intorno alla Parola di Dio».

L’edizione argentina dell’organo ufficiale di stampa della Santa Sede inizierà le pubblicazioni a settembre e si caratterizzerà per un numero di pagine da 4 a 8 interamente indirizzate ai lettori del paese latinoamericano, con firme scelte ed autorizzate dal papa.

«Figueroa, oltre essere stato per tanti anni alla guida della Società biblica argentina è stato membro di molti Comitati internazionali dell’Alleanza biblica universale, spesso i nostri cammini si sono incrociati – prosegue Bertalot – molto è stato fatto per costruire e promuovere i rapporti interconfessionali, dunque con la chiesa cattolica. Anche a Roma, in occasione di incontri ecumenici, nei quali partecipava in qualità di biblista, la nostra frequentazione è stata assidua».

L’edizione argentina de l’Osservatore Romano sarà supervisionata dalla Conferenza Episcopale Argentina e la commissione editoriale usufruirà dell’appoggio del rettore dell’Università Cattolica Argentina, monsignor Victor Manuel Fernandez, noto come il «teologo di fiducia» di Bergoglio.

«Il giornale non sarà semplicemente l’edizione de l’Osservatore tradotto in lingua spagnola – conclude Bertalot – sarà un giornale con la sua autonomia e dunque arricchito con contributi e riflessioni. Dunque, sulla scia di questa nuova apertura ecumenica e interreligiosa del papa, potrebbero scaturire apprensioni in ambiti sia protestanti che cattolici. Questa è la dimensione di sorpresa alla quale ci sta abituando papa Francesco, per citare la Bibbia: “A volte il Regno di Dio ci sorprende”. Papa Francesco continua a consegnarci segnali importanti, e proprio in occasione della ricorrenza del Cinquecentenario della Riforma protestante».