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A Roma nasce “Refuge”, la prima Casa d’accoglienza per gay vittime di violenza

Finalmente una casa per chi è vittima di omofobia e transfobia e ha bisogno di un luogo protetto dove vivere. Un posto dove ritrovare la serenità quando non si riesce a vivere serenamente in famiglia la propria identità sessuale; un rifugio, insomma, dedicato a tutti quei ragazzi e ragazze omosessuali, che hanno bisogno di accoglienza e ascolto. Si chiama infatti “Refuge Lgbt” la casa d’accoglienza per gay, bisex, lesbiche, trans e qualunque membro della comunità Lgbt in difficoltà e finalmente viene inaugurata oggi a Roma, alla presenza del presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, il presidente di Croce Rossa di Roma Flavio Ronzi e il portavoce del Gay Center Fabrizio Marrazzo.

Un progetto importante nato da un’idea di Gay Center/Gay Help Line nel 2007 e di cui la Croce Rossa è main partner, che si ispira alla rete di “refuge” francesi ed è stato sostenuto anche dall’otto per mille della chiesa valdese.

La casa, gestita da personale qualificato, fornirà assistenza gratuita agli ospiti, appoggiandosi ai servizi già presenti sul territorio, istituirà convenzioni per facilitare il reinserimento professionale e soprattutto fornirà il necessario supporto psicologico. Il lavoro degli operatori sarà focalizzato sul permettere a chi è stato vittima di omofobia di condurre una vita normale, in modo da ritrovare sicurezza in se stessi e nei propri affetti, spesso fonte di disagio.

Il supporto psicologico è infatti fondamentale per ridurre il disagio o la disperazione in chi ha subito violenza fisica o psicologica, che possono anche portare a tentativi di suicidio. Inoltre sarà fornito supporto legale, in caso di necessità, e dei percorsi di orientamento scolastico e professionale. “Refuge” sarà anche coinvolto in campagne di sensibilizzazione contro l’omofobia e la discriminazione basata su identità di genere e orientamento sessuale.