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70 anni fa il lancio della bomba atomica su Hiroshima e Nagasaki

A settant’anni dall’esplosione della bomba atomica sulle città giapponesi di Hiroshima e Nagasaki, un gruppo ecumenico di pellegrini è andato ad ascoltare i sopravvissuti di quel terribile attacco nucleare.

«Siamo venuti per ricordare e riconoscere la devastazione del passato e per dire: “Mai più”», ha detto la vescova metodista unita Mary Ann Swenson nel suo sermone durante l’incontro ecumenico di preghiera svoltosi il 5 agosto nella cattedrale cattolica del Memoriale della Pace a Hiroshima.

Swenson, che viene dagli Stati Uniti, insieme ad altri leader delle chiese dalla Germania, Corea del Sud, Giappone, Norvegia, Pakistan e Paesi Bassi – tutti paesi in possesso di armi nucleari o che vivono sotto l’ombrello nucleare degli Stati Uniti – sono venuti in Giappone per una iniziativa di cinque giorni chiamata «Pellegrinaggio di giustizia e pace». Il loro viaggio è cominciato a Tokyo, dove oltre ad incontrare alcuni leader cristiani giapponesi, hanno condiviso le loro preoccupazioni con un funzionario del ministero degli esteri giapponese incaricato del controllo degli armamenti e del disarmo.

I pellegrini hanno poi viaggiato fino a Hiroshima, dove hanno marciato per le strade fino a raggiungere il Memoriale della Pace, che è stato costruito nei primi anni ‘50 dai sopravvissuti alla bomba. Le campane della cattedrale sono state realizzate in Germania usando l’acciaio fuso delle armi della Seconda Guerra Mondiale.

Nel suo sermone, la vescova Swenson, che è vice-moderatrice del Comitato centrale del Consiglio ecumenico delle Chiese, ha detto che è importante per tutte le persone di fede interessate alla pace, ascoltare la voce dei hibakusha – termine giapponese con cui si indicano i sopravvissuti dei bombardamenti di Hiroshima e Nagasaki. Il termine viene ora applicato da molti in Giappone per indicare coloro che hanno sofferto le disastrose esplosioni negli impianti nucleari di Fukushima nel 2011.

«Usare l’energia atomica in modi che minacciano e distruggono la vita è un abuso peccaminoso della creazione di Dio», ha dichiarato Swenson. «È tempo di giudicare gli armamenti e il consumo di energia a partire dai loro effetti sulle persone e sulla creazione di Dio. È tempo di abbandonare ogni forma di sostegno alle armi nucleari», ha detto.

Secondo Peter Prove, direttore della Commissione delle Chiese per gli affari internazionali (Cec), la delegazione è in visita in Giappone in un momento molto critico.

«Settanta anni sono passati da quando le bombe atomiche caddero su queste città, ed in tutti questi anni i superstiti di quelle esplosioni hanno chiesto la fine di queste armi. Ma quelle voci stanno scomparendo. La generazione dei sopravvissuti sta passando. Quindi è tempo di raccogliere il loro appello e arrivare ad una fine effettiva di queste armi nucleari, in modo che non possano essere mai più usate». Prove ha sottolineato che è necessario impegnarsi per raggiungere un divieto legale delle armi di distruzione di massa.

Fonte: Cec

Foto “HiroshimaGembakuDome6970“. Licensed under Public Domain via Wikimedia Commons.