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Sconcerto per i barbari omicidi in Kuwait, Tunisia e Francia

Nel manifestare tutto il proprio sconcerto per le stragi che lo scorso 26 giugno hanno insanguinato il Kuwait, la Tunisia e la Francia, il  vicesegretario generale del Consiglio Ecumenico delle Chiese Georges Lemopoulos vuole esprimere la «profonda vicinanza nei confronti di chi ha perso i propri cari e di chi è ferito a seguito di questi spaventosi attentati che hanno guastato irrimediabilmente il mese del Ramadan, sacro per i Musulmani».

Con una dichiarazione ufficiale pubblicata dal quartiere generale del Cec a Ginevra Lemopoulos rimarca che «le intenzioni di chi mette in atto certe azioni sono di promuovere ampie turbolenze, fomentando il conflitto tra donne e uomini appartenenti a religioni e credo differenti, uccidendo persone e minando la vita delle comunità. Tutte le persone di buona volontà devono unirsi con solidarietà per respingere l’inferno che stiamo vedendo in questi giorni e agire perché le religioni siano agenti di pace».

Foto via PixabayLicenza: CC0 Public Domain