1280px-concilio_trento_museo_buonconsiglio

Accadde oggi, 30 giugno

Era un Medici papa Pio IV, ma non della nobile famiglia fiorentina, bensì originario di una modesta genia milanese. A lui, esperto giurista, spetta mettere la parola fine nel dicembre del 1563 al mastodontico Concilio di Trento, durato 18 anni, seppur a lungo interrotto.

E’ il grande concilio della Contro Riforma, invocato da più parti per sanare il conflitto esploso a seguito delle parole di Martin Lutero in Germania.

C’è ancora speranza da più parti di pacificare i contendenti appianando le divergenze dottrinali, e lo stesso imperatore Carlo V chiede unità in nome di un fronte comune contro il rischio dell’invasione ottomana da est. Ma le divergenze sono troppe e insanabili.

Nonostante siano molte le voci all’interno del mondo cattolico che chiedono un profondo rinnovamento al papato e alle attività pastorali, le posizioni riformate, quali il rifiuto di tutta una serie di dogmi e dell’autorità papale, tracciano un solco non più valicabile.

Tre papi si alternano sul soglio di Pietro durante i 18 anni e sono Paolo III, Giulio III e Pio IV. Proprio a lui spetta oggi, 30 giugno del 1564 pubblicare la bolla “Benedictus Deus” che approva e promulga tutti i decreti tridentini avocandone l’interpretazione alla nuova Congregazione del Concilio, nella speranza così di mantenere il timone ben saldo da Roma, contrastando le pretese autonomie delle chiese locali, soprattutto al di là delle Alpi.  

Foto “Concilio Trento Museo Buonconsiglio” di LauromOpera propria. Con licenza CC BY-SA 3.0 tramite Wikimedia Commons.