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Tutto appartiene a Dio

Santo, santo, santo è il Signore degli eserciti! Tutta la terra è piena della sua gloria!
(Isaia 6, 3)

Perché da lui, per mezzo di lui e per lui sono tutte le cose. A lui sia la gloria in eterno. Amen.
(Romani 11, 36)

Viviamo nell’era dell’Io. Tutto deve essere incentrato su di noi. Come i bambini piccoli che conoscono solamente i loro bisogni, anche noi facciamo della nostra esistenza una ricerca di tutto quello che ci può gratificare. La pubblicità ci bombarda giornalmente di concetti che stimolano il nostro desiderio di avere sempre di più, ci fa credere che i nostri desideri possono essere esauditi. E in più viviamo in una cultura che ci ricorda ad ogni momento quello che non abbiamo, che crea in noi un sentimento di bisogno. Siano essi spot che puntano al nostro apparire o al nostro status finanziario o a ciò che abbiamo o alle nostre relazioni.

Abbiamo conquistato la luna ma con il nostro uso indiscriminato delle risorse stiamo distruggendo il pianeta. L’uomo con la sua capacità e intelligenza è ormai convinto di poter controllare e manipolare tutto. Ci siamo appropriati dell’ordine di Dio all’uomo, affinché abbia “il dominio sulla terra”, e lo usiamo per giustificare sfruttamento e distruzione del pianeta. La scienza ha ansia di scoprire sempre più cose per potersi avvicinare alla perfezione ultima, pensiamo, anzi, siamo convinti di poterci sostituire a Dio. Si ritorna, in un certo qual modo al peccato nel giardino dell’Eden, al serpente che ci fa credere di non aver bisogno di Dio.

Ma le Scritture, da Genesi a Apocalisse, ci raccontano un’altra realtà. Tutto appartiene a Dio. Faremo bene a ricordarcelo. La gloria di Dio si manifesta nella più piccola e insignificante delle creature così come in quella più grande, nel germoglio che cresce così come nella sequoia, nella bellezza e profondità del mare fino alla maestosità delle montagne. Dire oggi che “da lui, per mezzo di lui e per lui sono tutte le cose” significa vivere le nostre vite affinché finiscano sfruttamento, prevaricazioni, ingiustizie, discriminazioni. Significa ammettere che uno solo è il Signore di questo mondo e delle nostre vite e fare sì che la Sua giustizia, il Suo amore e la Sua gloria siano manifeste.

Foto: The heavens are telling of the glory of God di Kamilla OliveiraCC BY-SA 2.0,  via Flickr