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Sud Sudan. Le chiese chiedono la fine di un conflitto insensato e senza giustificazioni

Venti rappresentanti ecclesiastici del Sud Sudan si sono ritrovati ad Adiss Abeba (Etiopia) per parlare di pace. Da sedici mesi ormai quello che è il più giovane stato africano è dilaniato da un cruento e, nella definizione dei religiosi, “insensato” conflitto interno che non sembra trovare sbocchi. I colloqui di pace sono infatti ad un punto morto. “Il popolo del Sud Sudan continua a soffrire. Il trauma di decenni di conflitti non è stato affatto guarito: se possibile è stato addirittura acuito”, è la denuncia dei responsabili delle chiese, convocati a questa consultazione per iniziativa del Consiglio ecumenico delle chiese (Cec) in collaborazione con il Consiglio delle chiese del Sud Sudan. La secessione dal Sudan non ha portato pace a queste terre in gran parte abbandonate all’anarchia, devastate dalla voglia di vendetta e dal tribalismo crescente. «E’ urgente portare una pace giusta in Sud Sudan», ha affermato il segretario generale del Cecpastore Olav Fykse Tveit, nel discorso inaugurale della consultazione, nel quale ha anche notato come «le chiese e i loro leader possano giocare un ruolo significativo nel costruire la pace». Ciò che è emerso dall’incontro è che le chiese considerano il conflitto «senza giustificazioni morali. Non c’è alcuna ragione perché si continui a combattere e a uccidere – ha ribadito il pastore presbiteriano Peter Gai Lual, presidente del Consiglio delle chiese del Sud Sudan -. I combattimenti devono terminare immediatamente e solo allora le questioni politiche potranno essere affrontate in modo sensato. Noi siamo ambasciatori di pace e inviati da Dio per la riconciliazione».

L’incontro di Addis Abeba è stato ospitato dal patriarca Abune Matthias della Chiesa ortodossa etiope Tewahedo, dall’arcivescovo di Axum e Echegue, dal cardinale Abune Berhaneyesus della Chiesa cattolica etiope, e dal pastore Wakseyoum Idosa presidente della Chiesa evangelica etiope Mekane Yesus. La delegazione sud sudanese si è anche incontrata con il primo ministro dell’Etiopia, Hailemariam Desalegn.

Fonte Nev

Foto: “Huts outside Wau,Sudan” by BertramzOwn work. Licensed under CC BY-SA 3.0 via Wikimedia Commons.