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Accadde oggi, 17 aprile

Oggi è il giorno in cui Martin Lutero compare dinnanzi a Carlo V, a Worms. L’imperatore lo ha convocato per ordinargli di ritrattare le sue posizioni considerate eretiche dalla chiesa cattolica guidata in quel momento da papa Leone X, che ha scomunicato Lutero il 3 gennaio dopo che l’ex frate ha bruciato in piazza la bolla papale dell’anno prima, la Exsurge Domine, in cui gli veniva intimato di ritrattare le sue posizioni. Lutero oppone un fermo rifiuto a ogni abiura e viene condannato come nemico della cristianità ed eretico. A salvarlo dall’arresto immediato è il principe Federico il Saggio che ne simula il rapimento per nasconderlo nel castello di Wartburg per dieci mesi, dedicati alla traduzione in tedesco del Nuovo Testamento, che grazie alla diffusione consentita dalla fresca invenzione dei caratteri mobili, raggiunge per la prima volta un pubblico nuovo, laico. In un anno se ne stamperanno seimila copie in due edizioni, e almeno altre 69 edizioni nei successivi 12 anni, favorendo il successo dell’eresia di Lutero.

«Finché non mi convincerà di essere in errore la testimonianza della Scrittura o la forza trasparente del ragionamento io mi atterrò a quei passi della Scrittura a cui ho fatto appello. La mia coscienza è prigioniera della parola di Dio e io non posso, né voglio ritrattare alcunché. Agire contro la propria coscienza non è né prudente, né lecito. Qui sto fermo. Non posso fare altro. Dio mi aiuti. Amen».

Foto “Luther-in-Worms-auf-Rt” di IgnotoIgnoto. Con licenza Pubblico dominio tramite Wikimedia Commons.