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Lo sport per disabili, un’opportunità di recupero e crescita

Nel Pinerolese molte persone lo conoscono e con un po’ di emozione e orgoglio l’hanno visto sfilare dieci mesi fa a Sochi in Russia, durante la cerimonia di apertura dei Giochi Paralimpici invernali, con il tricolore, come portabandiera. Stiamo parlando di Andrea Chiarotti, capitano dell’Italia di sledge hockey, l’hockey su ghiaccio riservato alle persone con disabilità agli arti inferiori e disciplina olimpica. Chiarotti, nato e cresciuto a Torre Pellice, è stato un buon hockeista prima di un incidente in moto in cui ha perso una gamba. Da quel momento Chiarotti è diventato uno dei promotori di questo sport paralimpico che negli anni è cresciuto fino a raggiungere il tetto d’Europa con la vittoria alla competizione continentale del 2011 in Svezia. Ma in questo articolo non vogliamo solo parlarvi dello sledge hockey ma di tutto quel movimento che è lo sport per persone con disabilità. In Piemonte infatti riparte il progetto Scuola Cip «Lo sport per tutti. Paralimpismo… cos’è?». Il Cip è il Comitato Paralimpico Italiano e oltre ad essere l’ente che prepara le squadre agonistiche per le varie manifestazioni, ha una valenza sociale che mira a garantire il diritto allo sport in tutte le sue espressioni «promuovendo la massima diffusione della pratica sportiva per disabili in ogni fascia di età e di popolazione», affinché ciascun disabile approfitti dello sport come strumento di recupero, di crescita culturale e fisica.

Chiarotti, insieme a Silvia De Maria e Alessandra Marinello, è il responsabile di questo progetto, che verrà proposto nelle scuole: «Il nostro sogno è lo sport per tutti, inteso come un processo di cambiamento sociale volto ad una trasformazione culturale. Per fare un passo avanti, è necessario sapere esattamente dove appoggiano i “nostri piedi”: qual è la realtà, di che cosa abbiamo bisogno, quali risorse sono necessarie. Vorremmo attivare un processo di cambiamento culturale attraverso le storie di vita vissuta e soprattutto facendo sperimentare la possibilità a tutte le persone di poter praticare sport con il potenziamento della consapevolezza e della conoscenza di se stessi e degli altri». Ecco quindi che tutte le scuole, primarie e secondarie di I e II grado possono accedere a questo progetto. La prima data da ricordare è quella riservata agli insegnanti il 14 gennaio a Torino per un incontro informativo sullo sport disabili, la sua storia, l’attività adattata nelle scuole, con la possibilità di provare di persona alcune discipline come il basket, il tennis e la scherma in carrozzina.

La seconda parte, quella più importante e a diretto contatto con gli alunni e le alunne, è l’organizzazione di «giornate paralimpiche» nelle scuole. A queste giornate parteciperanno atleti che racconteranno la propria esperienza. Ma non si ferma qui il progetto. Ascoltare, studiare, vedere è una cosa. Provare tutta un’altra. Per questo ci sarà la possibilità di provare alcuni sport paralimpici a seconda delle richieste e dell’ordine della scuola in questione.

Tutte le informazioni si possono trovare sul sito www.cippiemonte.it, tra cui anche i documenti per iscriversi ai vari momenti di questo progetto. 

Foto  “Sled hockey player” by RandykwapisOwn work. Licensed under Public Domain via Wikimedia Commons.