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Beni Culturali: firmato l’accordo tra la Tavola valdese e l’Iccd

Il 10 dicembre, a Torino, Eugenio Bernardini, moderatore della Tavola valdese e Laura Moro, direttore dell’Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione (Iccd), hanno firmato l’accordo attuativo del Protocollo di collaborazione che darà effettiva esecuzione, anche in materia di beni culturali, alle Intese con lo Stato Italiano del 1984.

Il Protocollo, firmato nel luglio 2013 tra la Tavola valdese e il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo, impegna i due enti a collaborare nelle attività di inventariazione, catalogazione e valorizzazione del patrimonio culturale delle chiese metodiste e valdesi.

La sigla dell’accordo attuativo sancisce formalmente la collaborazione tra l’Iccd che si occupa, in termini metodologici e operativi, della catalogazione del patrimonio archeologico, architettonico, storico artistico e demoetnoantropologico italiano e gli istituti culturali metodisti e valdesi che da sempre garantiscono la gestione e la valorizzazione del proprio patrimonio culturale.

Il testo stabilisce che alla Tavola spetterà il compito di individuare tutti gli inventari e le schede di catalogo dei beni identificati come patrimonio culturale appartenente alle chiese e agli enti valdesi e metodisti già realizzati da Soprintendenze, Regioni, Province, Comuni, Comunità Montane o altre istituzioni, sia in formato cartaceo sia digitale. Inoltre, in accordo con le Soprintendenze competenti, la Tavola gestirà campagne per verificare la sussistenza dei requisiti per l’ingresso dei beni nel Catalogo nazionale del patrimonio culturale.

L’accordo, infine, si propone di incentivare e promuovere l’interoperabilità tra il Sistema Informativo Generale del Catalogo (SIGECweb) e l’Archivio digitale Beni e Attività Culturali Valdesi e Metodisti (Abacvm), piattaforma studiata per censire, catalogare e promuovere i beni culturali delle Chiese metodiste e valdesi. Si tratta di uno strumento in grado di gestire, in modo integrato, un patrimonio molto diversificato e ripartito tra biblioteche, archivi, musei, beni immobili e luoghi storici di grande interesse.

La sfida, raccolta dai creatori di Abacvm e dall’ufficio beni culturali della Tavola, si trova proprio nell’aver considerato il patrimonio non come la somma di più entità separate ma come un insieme di elementi che devono relazionarsi e comunicare. Ciò permette di utilizzare un approccio trasversale al patrimonio e alle problematiche legate alla sua gestione, catalogazione, conservazione e valorizzazione.

Grazie a un paziente lavoro di analisi e affinamento delle schede di censimento, disomogenee proprio perché espressione di beni tanto diversi l’uno dall’altro, e il supporto di tecnologie informatiche avanzate, sarà possibile evidenziare collegamenti fra tutte le tipologie di beni culturali archiviati. Sarà per esempio possibile mettere in relazione gli archivi con le persone e con gli oggetti usati e appartenuti loro, i libri che ne parlano o di cui sono autori, le fotografie, i luoghi e i contesti nei quali furono protagonisti.

Sviluppo naturale della piattaforma sarà un portale, dedicato al grande pubblico e agli studiosi, che permetterà di fare ricerche sul catalogo dei beni, scoprire siti di interesse, percorsi e itinerari, dialogare con la comunità scientifica e conoscere la storia metodista e valdese attraverso la sua comunità e il suo territorio.

Foto Stefano Frache