unnamed_1

Ultimo appuntamento per la rassegna Montagnart

Si conclude questa sera al Teatro del Forte di Torre Pellice la rassegna MontagnArt 2014. Ormai consolidata sul territorio da diversi anni con quella che si chiamava «Alpinismo in celluloide» (una rassegna dedicata esclusivamente ai film di montagna in stretta collaborazione con il Film Festival di Trento, istituzione mondiale per quel che riguarda questo ambito di cinema) da alcuni anni ha cambiato pelle diventando MontagnArt e contaminandosi di altre forme di arte, teatro, musica, convegni, mostre. Questa sera si chiude con l’incontro con i volontari della «Tre Rifugi», storica gara di corsa in montagna della val Pellice: verranno premiati i protagonisti del circuito «Trail valli occitane» (Tvo, nel quale è inserita la classica corsa i montagna della val Pellice). Saranno presenti alcuni responsabili dell’Associazione umanitaria «Find the Cure» di cui la Tre Rifugi è partner e collabora alla costituzione dei fondi necessari alla realizzazione di progetti a beneficio delle popolazioni del terzo mondo. Verranno proiettati video riassuntivi delle varie corse del circuito e non solo. Un rinfresco chiuderà l’incontro che è ad ingresso libero.

A Marco Fraschia, presidente del Cai Uget Val Pellice e uno degli ideatori di questo evento abbiamo chiesto di tracciare un bilancio. «Abbiamo iniziato ad ottobre con l’inaugurazione della Mizoun Peirota, il nuovo rifugio nella Conca del Pra che ci ha impegnato molto, anche a livello economico e finiamo adesso a metà dicembre: due mesi di iniziative. Il bilancio è stato positivo: nella serata dedicata allo sci-alpinismo abbiamo avuto 250 persone al Teatro del Forte. Il successo è dovuto forse al fatto che da tempo non parlavamo più di questa disciplina o forse perché era presente Filippo Barazzuol, che ha portato in scena le nostre montagne, con due filmati. Fallito invece il tentativo di portare gli alpinisti (e non solo loro) a teatro. Su 4 spettacoli di teatro vero e proprio portati in scena in questi anni, solo due hanno funzionato, per altri due invece abbiamo registrato una bassa affluenza di pubblico». Uno sguardo anche al futuro, perché le iniziative e le idee non mancano. «Stiamo cercando di instaurare una collaborazione con il Sestriere Film Festival e inoltre come sezione del Cai stiamo portando avanti un progetto per un nuovo film, dopo quello su Bartolomeo Peyrot (il primo italiano sul Monviso) girato interamente al colle Boucie, a 2600 metri d’altezza, dove ha sede il nostro bivacco Soardi». L’appuntamento è quindi per la prossima primavera quando ci sarà l’anteprima MontagnArt con 3 eventi.