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Oltre 40 opere da tutto il mondo al castello di Miradolo

La Fondazione Cosso negli ultimi anni ha ospitato a Miradolo, una piccola frazione del comune di San Secondo di Pinerolo, proprio alle porte della cittadina in Provincia di Torino, una serie di mostre pittoriche di livello nazionale. «L’idea – come ha spiegato Maria Luisa Cosso, presidente della Fondazione – è stata quella di riuscire a portare nel nostro territorio importanti opere d’arte, per poter offrire ai cittadini la possibilità di vedere queste opere che spesso sono custodite in collezione private e quindi difficilmente fuibili». La Fondazione nasce a Pinerolo nel maggio del 2008. Le iniziative in programma sono molte e spaziano dagli eventi espositivi a quelli teatrali e musicali, dai percorsi formativi agli interventi in attività sociali. La Fondazione cerca di offrire a quanti vogliano unirsi ai suoi progetti una nuova realtà capace di far risaltare le potenzialità del territorio e nello stesso tempo mettere in luce le risorse che ne fanno parte.

La sede «operativa» è il castello di Miradolo. Dopo decenni in cui ha versato in stato di abbandono e incuria, un gruppo di privati si è messo in moto per ridare la giusta importanza a questa struttura. Importanti lavori di restauro sono ancora in corso e solo una parte è visitabile al pubblico, così come il grande parco, cintato da mura, è oggetto di un recupero lungo e difficoltoso.

L’idea è quella di arrivare a riproporre il Castello come sede di un «cenacolo culturale» come è stato per la prima metà del Novecento, grazie all’interessamento e alla volontà della contessa Sofia Cacherano di Bricherasio. Quindi dopo le mostre sulla pittura Naif (opere scelte della collezione Zander), di Vittorio Avondo, del Caravaggio in Piemonte, di Michele Baretta, di Luigi Spazzapan e dei ritratti di Tiziano – solo per citarne alcune – arriva una mostra interamente dedicata al «San Sebastiano. Bellezza e integrità nell’arte tra Quattrocento e Seicento». Un unicum, quasi mai riproposto in altre sedi.

La mostra è curata da Vittorio Sgarbi con la collaborazione di Antonio D’Amico e porta a Miradolo oltre quaranta opere che offrono un excursus di quasi tre secoli, operando affascinanti confronti sul soggetto: il medesimo artista che adotta differenti soluzioni formali, pose e ambientazioni in anni ravvicinati, letti da artisti diversi, con materiali differenti e modellati per capire cambiamenti e intenti devozionali e di fama della figura del santo da nord a sud. Un percorso che dalla seconda metà del Quattrocento giunge agli albori del Settecento, contemplando assoluti capolavori.

Per citare alcuni pittori che saranno ospitati a Miradolo attraverso le loro opere: Andrea della Robbia, Carlo Crivelli, Paris Bordone, Tiziano (per la seconda volta questa opera arriva in Italia da una collezione privata statunitense), Rubens, Guercino, Guido Reni, Mattia Preti e Luca Giordano.

La mostra inaugura domenica 5 ottobre e rimarrà visitabile fino al 8 marzo 2015. Gli orari sono il giovedì e il venerdì dalle 14 alle 18, il sabato, la domenica e il lunedì dalle 10 alle 18,30. Chiusura il martedì e il mercoledì; possibilità di aperture straodinarie su prenotazione. Il costo di ingresso è di 10 euro, ridotto 8 (gruppi, studenti under 26, over 65, militari), ridotto dai 6 ai 14 anni 3 euro e gratuito per i bambini fino ai 6 anni e agli Abbonati Musei. Visite guidate ogni domenica alle 15,30 (supplemento 5 euro). Per ogni ulteriore informazione si può chiamare lo 0121-502761 e lo 0121-376545 oppure scrivere a info@fondazionecosso.it oppure ancora visitare il sito www.fondazionecosso.com.

Foto via fondazionecosso.com