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Una nuova ricerca di unità

 

È in corso presso l’Istituto ecumenico di Bossey, in Svizzera, la riunione del Comitato esecutivo del Consiglio ecumenico delle chiese (Cec). Al centro dell’incontro – che terminerà il 12 giugno – il tema dell’unità nel trasformato contesto globale, i preparativi per la 11a assemblea mondiale, e la celebrazione del 70° anniversario del Cec, fondato nel 1948.

Agnes Abuom, moderatrice del Comitato esecutivo, nella consapevolezza dell’attuale contesto caratterizzato dalla paura e dalla  mancanza di speranza, ha dichiarato: «Tra le sfide e le tribolazioni, siamo chiamati a gestire le transizioni in modi che assicurino al movimento ecumenico di continuare a muoversi nella giusta direzione secondo le finalità per le quali è stata fondata e naturalmente in considerazione delle circostanze contemporanee». «Le nostre deliberazioni e le nostre decisioni – ha aggiunto – dovrebbero dare un contributo ad una vivace, vitale e coerente collaborazione degli uomini e delle donne con una visione condivisa».

Nella sua relazione al Comitato esecutivo, il segretario generale del Cec, rev. Olav Fykse Tveit, ha osservato la rilevanza di una nuova ricerca di unità: «Attraverso le molte dimensioni del suo lavoro, il Cec contribuisce all’unità della chiesa, e l’unità che esso è in grado di esprimere, a sua volta, contribuisce all’unità dell’umanità. Le molteplici espressioni di polarizzazione, il divario sempre maggiore tra ricchi e poveri, l’estremismo e la violenza, le preoccupazioni per il futuro del pianeta Terra e il ritiro dalla responsabilità per la nostra casa comune e per il futuro, creano una chiamata costante su ciò che possiamo fare, su quali sono i nostri valori e la nostra visione».

Tveit ha sottolineato che non solo nelle chiese membro del Cec, ma anche nella Chiesa cattolica romana, nell’Alleanza evangelica mondiale, nelle chiese pentecostali e oltre, c’è la volontà di cercare una testimonianza e un servizio comune a favore di chi ora è nel bisogno.

«L’unità della chiesa e l’unità dell’umanità sono interconnesse», ha aggiunto Tveit. «Gli sforzi ecumenici non possono avere successo senza una profonda comprensione di ciò che significa vivere insieme come corpo di Cristo, nell’amore di Cristo».

Fonte: Cec

Immagine: © Marianne Ejdersten/WCC