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Verso una donna alla guida della Chiesa protestante di Francia

La Chiesa protestante unita di Francia (Epudf), creata nel 2013 dall’unione della Chiesa riformata di Francia e della Chiesa evangelica luterana, dà il via oggi al suo sinodo nazionale. Dal momento che la durata delle cariche esecutive è fissata in quattro anni, questo sarà un sinodo di elezioni.

Cessa il suo mandato alla guida dell’Epudf il pastore Laurent Schlumberger, fra i principali artefici del patto fra le due anime del protestantesimo storico d’oltralpe, e primo presidente della nuova chiesa unita.

Tornerà a Parigi, la città in cui è nato 60 anni fa, nel piccolo tempio de La Rencontre, nel quartiere Stalingrad ,che lo scorso anno ha vissuto lo sgombero della grande area composta da tende arrivata a ospitare fino a 4 mila migranti, la maggior parte provenienti da Calais. Una nuova sfida per Schlumberger, che non ha esitato in questi mesi – come del resto l’intero panorama protestante francese -a far sentire la propria voce contro le derive populiste che hanno inquinato la recente campagna elettorale per l’Eliseo.

Nel corso della sua presidenza l’Epudf ha approvato nel 2015 la benedizione liturgica per le coppie dello stesso sesso ed è chiamata ad approvare in via definitiva, nel corso del sinodo che apre oggi, la nuova Dichiarazione di fede, strumento che si è reso necessario dopo l’unificazione delle chiese riformate e di quelle luterane francesi. Ci sono stati anni di dibattiti, incontri regionali e nazionali per giungere al testo definitivo, presentato nel giugno di un anno fa in occasione di una consultazione internazionale che ha visto presente anche il pastore Italo Pons, membro della Tavola della Chiesa valdese.

Sarà quest’ultimo, insieme al rinnovo delle cariche esecutive, il momento più significativo dei lavori che avranno luogo a Lille fino a domenica 28.

Il successore del pastore Schlumberger, sarà a meno di soprese, una donna. Il corpo pastorale ha infatti avanzato ufficialmente la richiesta di accettare la presidenza del Consiglio nazionale dell’Epudf alla pastora Emmanuelle Carrière-Seyboldt, nata 47 anni fa a Lunel, in Linguadoca. Consacrata nel 1994 dopo gli studi teologici a Parigi e Montpellier, esercita il suo primo ministero nella valle dell’Eyrieux in Ardèche, e in seguito a Châtellerault.

Nel 2007 per 5 anni è responsabile del progetto di servizio nazionale di catechesi della Chiesa riformata di Francia, e viene nominata al contempo redattore capo del quotidiano regionale “Echanges” delle chiese riformate della regione Alpi-Costa Azzurra. Vanta un’esperienza di cappellania ospedaliera a Poitiers e partecipa alla creazione dell’associazione della stampa regionale protestante che presiederà dal 2014 al 2016.

Dal 2013 è pastora a Besançon. Da domenica 28 maggio per 4 anni guiderà i circa 400 mila aderenti alla Chiesa protestante unita di Francia, che conta in carico 1100 luoghi di culto in tutta la nazione e 450 pastori. Che a quanto si legge nel comunicato ufficiale di candidatura le riconoscono “grande capacità d’ascolto e di spiritualità plasmate nella sua esperienza di cappellana negli ospedali, e grandi qualità direttive, emerse in particolare alla presidenza del Consiglio regionale della regione dell’Est”.

Le donne sono oggi in Francia il 35% del corpo pastorale e “l’elezione di una fra esse alla guida dei protestanti francesi rappresenta – si legge ancora nel testo- un forte segnale nei rapporti fra il protestantesimo e la società in cui vivono i suoi membri”.