terremoto_di_amatrice_-_tendopoli_-_27_agosto_2016_29027557624

Dalle valli la solidarietà alle zone terremotate

​Montefortino è un comune in provincia di Fermo, nelle Marche, di poco più di 1100 abitanti, che si estende su un vasto territorio (quasi 80 km quadrati) e che è stato violentemente colpito dal sisma che ha devastato il centro Italia. A metà febbraio il sindaco di questo comune è stato, assieme ad altri amministratori, per alcuni giorni in val Chisone, per dire grazie al territorio per l’aiuto concesso. «Ma come avete fatto a trovarci, fra i tanti comuni colpiti dal terremoto?» è stata la domanda di Domenico Ciaffaroni, primo cittadino di Montefortino. La stessa domanda l’abbiamo posta al sindaco di Pomaretto, Danilo Breusa, «capofila» del progetto di sostegno.

«È una storia lunga – spiega proprio Breusa – che inizia otto anni, all’inizio del mio mandato. Era il 2009 ed era avvenuto da poco tempo il terremoto de L’Aquila. Trovai una busta con dentro del denaro raccolto a Pomaretto dall’amministrazione precedente da devolvere alle zone colpite dal sisma. La mia idea è stata però quella di andare a cercare i paesi che non erano finiti in televisione, che forse avevano subito meno danni ma che allo stesso modo avevano bisogno di aiuto e non essendo sotto l’occhio di una nazione intera attraverso i media, avrebbero ricevuto meno aiuti. Inoltre il contributo di Pomaretto per un centro come L’Aquila sarebbe stata una piccola goccia in un grande mare. Decisi allora di cercare un comune di quelli segnalati nella zona del cratere sismico che avessero le dimensioni di Pomaretto e che avessero una progettualità avanzata sulle rinnovabili. Questi i parametri che ci portarono a scegliere Collarmele». Anche in questo caso la risposta dell’amministrazione Aquilana fu subito di stupore per averli contattati, fra tanti altri comuni in emergenza.

Esperienza che Pomaretto ha ripetuto anche nel 2012 dopo il terremoto dell’Emilia. Anche in quest’occasione il comune aiutato era situtato nella Bassa Lombardia, un poco discostato dalla zona dell’epicentro. «Abbiamo portato qui da noi oltre 40 quintali di parmigiano che abbiamo venduto e ottenuto circa 33.000 euro. Il Comune aiutato è stato Pieve di Coriano, nel mantovano».

Con Montefortino sono stati messi in campo gli stessi parametri. Ma questa volta non è stata solo la municipalità di Pomaretto a muoversi ma si sono uniti alla gara di solidarietà anche i vicni di Perosa Argentina, San Germano Chisone, Pinasca e Roure. Sabato 11 febbraio oltre 170 persone hanno partecipato alla cena di solidarietà alla presenza della delegazione di Montefortino. Ecco quindi spiegato il motivo per cui questo centro marchigiano è stato contattato da Pomaretto. «Abbiamo raccolto fra tutti i comuni 25.000 euro che sono stati utilizzati dal Sindaco per l’acquisto di un nuovo autobus. «Infatti dopo il sisma moltissime abitazioni degli anni ‘70 (quindi non antisismiche) si sono rivelate inagibili ma a poca distanza un villaggio con circa 60 villette di recente costruzione e utilizzato come seconde case non ha subito danni. I proprietari hanno quindi affittato le seconde case ai residenti e serviva un mezzo di trasporto per le persone senz’auto e i bambini della scuola».

La situazione a Montefortino è ancora critica e le lentezze burocratiche enormi. «Siamo stati in quela zona – termina Breusa – ed è inspiegabile che le prime case in legno arrivino a settembre, a un anno dal sisma… con il nostro aiuto abbiamo permesso ai cittadini di rimanere nella zona e non essere sfollati sulla costa».

I rapporti con i comuni aiutati non si esauriscono e Pomaretto ha fatto tesoro di alcune esperienze nell’ambito delle rinnovabili, prendendo spunto da sistemi utilizzati nei comuni sostenuti. 

Immagine: Di US Army Africa from Vicenza, Italy Staff Sgt. Joshua Tverberg/U.S. Army Africa – USARAF Soldier donates to survivors of Italy earthquake, Pubblico dominio, Collegamento