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Zurigo, celebrazione ecumenica al gay pride

Meinrad Furrer per la Chiesa cattolica, Irene Schwyn per la Chiesa riformata e Melanie Handschuh per la Chiesa cattolica-cristiana: tre rappresentanti delle chiese zurighesi hanno officiato insieme durante una liturgia celebrata nella chiesa dei Predicatori, al centro della città, in occasione del Gay Pride 2016.

Le panche sono state spostate per consentire una celebrazione circolare, comunitaria, paritaria.

Alla cerimonia hanno partecipato inoltre la locale Chiesa metodista e un gruppo di fedeli cristiani omosessuali e lesbiche, il cosiddetto Zwischenraum (in italiano “Intervallo”).

«Fra le braccia della chiesa tutti sono i benvenuti, indipendentemente dagli orientamenti sessuali o di genere» ha ribadito Meinrad Furrer della Chiesa cattolica, che in Svizzera appare su posizioni assai distanti da quanto accade e si indica nelle stanze romane d’oltre Tevere. Le tre confessioni ufficiali nazionali hanno partecipato in egual misura al finanziamento della giornata.

Attorno al tema prescelto per la manifestazione 2016 “Fare squadra per amore” sono stati alternati momenti musicali e interventi orali. Sono state le parole del poeta tedesco Angelus Sibelius (1624-1677) a servire da supporto per le meditazioni dei tre celebranti. «L’amore è un’attitudine straordinaria che ha bisogno di fiducia e comprensione» ha concluso Furrer mentre la pastora Schwyn ha ricordato che proprio «coloro cui la vita non sorride sono i più prossimi alla comunione con Dio, ma nostro compito è anche quello di rendere questo nostro mondo un luogo migliore e più accogliente, per tutti».

Nello stesso giorno del Pride giungevano dalla Florida le drammatiche notizie della strage nel locale di Orlando, segnale di quanta strada rimanga da compiere su questo sentiero. Gli organizzatori hanno immediatamente invitato tutti a riunirsi in preghiera nella stessa chiesa nella serata di ieri, lunedì 13.