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La Parola vive!

«Tre incontri per far gustare il suono della nuova traduzione della Bibbia». Così Valdo Bertalot, segretario della Società biblica in Italia (Sbi), illustra l’iniziativa «La Parola vive!» che partirà domani a Roma con un incontro dedicato alla Lettera di Paolo ai Filippesi. Tre incontri per presentare i primi e già cospicui frutti del progetto di nuova traduzione delle Sacre Scritture in vista del Cinquecentenario della Riforma del 2017 – un progetto promosso dalla SBI e dalle chiese evangeliche italiane. «Dopo aver già pubblicato sul nostro bollettino le traduzioni della Lettera a Filemone e delle tre Lettere di Giovanni – ha spiegato Bertalot – abbiamo pensato di rendere più vicino alle persone il lavoro che il comitato di traduzione sta svolgendo, attraverso tre incontri che non intendono essere delle conferenze accademiche, ma vogliono dare spazio soprattutto all’ascolto del testo biblico». Ogni incontro prevede la presenza di un esperto che illustrerà brevemente le caratteristiche principali del libro biblico, alternando lettura del testo e intermezzi musicali. Si inizierà domani sera, mercoledì 9 marzo, con la Lettera di Paolo ai Filippesi, con gli interventi di Giancarlo Rinaldi, docente emerito di storia del cristianesimo all’Università orientale di Napoli, e, per la parte musicale, dell’Accademia Opera House che eseguirà brani di Verdi, Bizet, Mozart e Haendel. Seguiranno l’8 aprile, la Lettera di Giacomo introdotta dal biblista e presidente della Sbi, Eric Noffke, e gli interventi musicali di Aron ed Elia Chiesa. Infine, il 13 maggio Luca De Santis, docente di Nuovo Testamento all’Angelicum di Roma, presenterà il vangelo secondo Marco, in una serata in cui interverrà l’Ensemble à corde. A leggere i testi sarà l’attore teatrale Lisio Castiglia. Tutti e tre gli incontri si terranno alle 18.30 presso la chiesa metodista di via XX Settembre. «Un’iniziativa che speriamo possa avere un buon successo e, soprattutto, possa stimolarne altre simili in diverse città italiane», ha aggiunto Bertalot.

Il progetto di una nuova traduzione della Bibbia in vista del Cinquecentenario della Riforma protestante è nato nel 2013 e, come spiega il presidente della SbiI, Eric Noffke, vuole essere «dono degli evangelici al popolo italiano quale segno di quella che è l’essenza della Riforma: il ritorno alla centralità della Scrittura nella Chiesa. Le Bibbie che attualmente le chiese evangeliche utilizzano – prosegue Noffke – sono revisioni di quel capolavoro che fu la traduzione di Giovanni Diodati del 1607. Dopo quattrocento anni crediamo che il protestantesimo italiano sia maturo per proporre alla nostra società una nuova traduzione che rappresenti tutte le nostre chiese. L’idea è di poter uscire per la ricorrenza dei 500 anni della Riforma Protestante, che sarà celebrata il 31 ottobre 2017, con il Nuovo Testamento e i Salmi, mentre prevediamo di pubblicare l’intera Bibbia nel 2023». L’ambizione è che questa nuova traduzione, una volta ultimata, diventi quella utilizzata nella vita quotidiana delle chiese evangeliche italiane.

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