1200px-2du_kenya_86_5367322642

Settimana di azione delle chiese per il cibo

Si conclude domenica la Settimana di azione delle chiese per il cibo (11-18 ottobre), promossa dall’Alleanza ecumenica per la difesa dei diritti (Eaa). L’iniziativa internazionale è un’opportunità per i cristiani e non di tutto il mondo, di agire insieme per sradicare la fame, promuovere una nutrizione adeguata, e adoperarsi per sistemi alimentari giusti e sostenibili. Tutti, infatti, a partire dall’analisi delle proprie scelte alimentari possono adoperarsi per chiedere cambiamenti politici che garantiscano il diritto al cibo per tutti.

La Settimana di azione delle chiese per il cibo comprende: la Giornata mondiale dell’alimentazione (16 ottobre), la Giornata internazionale per la riduzione dei disastri (13 ottobre), la Giornata internazionale della donna rurale (15 ottobre) e la Giornata internazionale per l’eliminazione della povertà (17 ottobre). In particolare la Giornata mondiale dell’alimentazione 2015 si concentra sulla protezione sociale e sull’agricoltura.

«Nel mondo una persona ogni nove è sottonutrita – ha spiegato Manoj Kurian dell’Eaa –, una cifra che sale drammaticamente se si considera l’Africa Subsahariana, dove a soffrire la fame è una persona ogni quattro». Porre fine alla fame nel mondo è il secondo dei 17 obbiettivi per lo sviluppo sostenibile recentemente lanciati dall’Onu. «Un modo per raggiungere questo obbiettivo è dare particolare attenzione alle pratiche di agricoltura sostenibile – ha ricordato Kurian -. È vitale sostenere i piccoli produttori garantendo loro l’accesso alle risorse naturali come la terra, l’acqua e le sementi».

Sul sito del Consiglio ecumenico delle chiese (Cec) vi è una pagina dedicata alla Settimana, dove non solo vengono suggerite alcune idee per organizzare eventi ma vengono anche proposti dei materiali tra cui: una «Guida», con riflessioni e azioni specifiche da intraprendere, studi biblici e liturgie.

(Fonte: Cec)

Foto: “2DU Kenya 86 (5367322642)” by CIAT2DU Kenya 86. Licensed under CC BY-SA 2.0 via Commons.