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A Ecumene un seminario di studi sul pentecostalismo

Il pentecostalesimo è stato il tema dell’incontro di studio “campo teologico”, tenutosi dal 7 al 9 novembre scorsi presso il Centro metodista Ecumene a Velletri (Roma). Tre le relazioni proposte: quella di Paolo Naso, docente alla Sapienza, che ha dato spunti storici e sociologici per inquadrare il movimento; quella di Carmine Napolitano, preside della Facoltà pentecostale di scienze religiose di Aversa (CE), che ha suscitato una lunga discussione di approfondimento, e quella di Eric Noffke, pastore valdese, sul tema dello Spirito Santo, punto fondativo e centrale del movimento pentecostale, nella Bibbia. I lavori, moderati e condotti dal pastore valdese William Jourdan, hanno permesso di approfondire questioni teologiche, ecclesiologiche, storiche ed etiche. Col protestantesimo “storico” sono state ravvisate convergenze, seppur non coincidenze, in particolare tra pentecostali e metodisti, in merito ai concetti teologici di conversione e di “seconda conversione”.

L’incontro di Ecumene è stato un momento di conoscenza reciproca e di schietto confronto teologico. Punto di riferimento dei lavori sono stati i documenti ufficiali approvati nel corso del dialogo più che decennale tra valdesi-metodisti e pentecostali, condotto attraverso apposite commissioni di lavoro.

Dalle giornate di studio esce rafforzata l’immagine di un pentecostalesimo plurale e variegato; di un fenomeno importante numericamente, per certi versi “fluido” nell’ecclesiologia ma saldo nei principi teologici; e di un interlocutore imprescindibile per l’ecumene cristiana. È emerso infine il bisogno di proseguire il dialogo a tutti i livelli, da quelli istituzionali a quelli di incontro “dal basso”, prevedendo ulteriori momenti di racconto, testimonianza reciproca e di culto.

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